Recensione - “Tutti schiavi in Portogallo”
“Tutti
schiavi in Portogallo”
Editore: Ofelia
Editrice
Collana:
Viola e rosmarino
Pagine: 126
Prezzo:
euro 13,00
Data di
uscita: 12 febbraio 2018
Il libro di
cui vi parlo oggi rientrerà sicuramente tra quelli che ho amato quest’anno,
infatti l’ho letto in pochissimo tempo.
Una storia molto intensa, originale che conquista il lettore fin dalle prime
pagine. Diversi sono i passaggi da sottolineare e che restano nella mente. Un
romanzo a volte triste, ma di una grande bellezza che tocca anche il cuore
facendoci provare una serie di forte sentimenti.
La
protagonista, Marta, vi conquisterà con la sua vita che trascorre a Lisbona,
dove si è trasferita, ed il suo particolare carattere nell’affrontare le varie
vicissitudini quotidiane, dimostrando pagina, dopo pagina una sua crescita
caratteriale, una sua maturità anche nel voler tornare a galla e cercare di
trovare il suo spazio nel mondo. Interessante è vedere come affronta, infatti,
i vari problemi che le si pongono davanti, le varie situazioni, a volte
complicate e che le procurano sofferenza, ma se le capita di cadere, dimostra
poi grande tenacia nel volersi rialzare per affrontare al meglio la situazione. Un
personaggio che mi ha colpito molto e a cui mi sono davvero affezionato. Nel
corso del romanzo ho sofferto e gioito con lei e vissuto le sue non facili
vicissitudine familiari. Inoltre nella sua vita sono presenti anche le nuove
conoscenze che fa a Lisbona, oltre ad uno molto particolare: il dottor Martins
di cui non voglio svelarvi nulla, ma vi assicuro che è assai interessante e
particolare.
La
scrittura di Andrea D’Angelo è molto intensa, scorrevole e profonda. Riesce a
conquistare i lettori coinvolgendoli, catturando la loro
attenzione e il loro cuore. Un libro costruttivo che dimostra come la vita ci pone spesso
davanti a delle scelte, riservandoci, però, anche varie sorprese ed in ogni
caso è compito nostro reagire con tenacia, attivandoci per ciò che è meglio per
noi. Questo libro regala tante emozioni dalla prima all’ultima pagina, oltre a
molti argomenti sui quali riflettere e domande alle quali rispondere. Un romanzo di 128 pagine intense, come la vita di Marta ed il suo interessante carattere
anche a livello psicologico. Dovrà infatti fare i conti con se stessa e trovare
come tornare a galla, come riuscire a tornare a vivere la vita con più forza e
sicurezza in se stessa. Un storia a tratti dolorosa, che ci tempra e ci mostra
come anche la mente umana è meravigliosa.
Consiglio
assolutamente la lettura di “Tutti schiavi in Portogallo” anche per le varie
tematiche affrontate. Un libro che sono certo vi conquisterà e non
dimenticherete. Scusate il mio entusiasmo ma stavolta è così, se volete che
trovi un difetto, posso allora dire che alcuni temi sono stati affrontati troppo
brevemente, ma nonostante ciò mi hanno conquistato ed appassionato.
I passaggi
che ho sottolineato sono davvero molti, ma ve ne riporto uno che ho amato da
subito:
“Ma no,
bambina mia, non ti ha abbandonato. Le risposte non sono arrivate perché eri
così impegnata a cercarle fuori di te, che hai dimenticato di cercarle dentro
di te”
Trama
Da qualche
anno, Marta vive a Lisbona. Partita con un sogno da realizzare, si è ritrovata
a lavorare in un call center, lavoro che non ama particolarmente, ma che le permette
di guadagnare il necessario per vivere dignitosamente nella capitale lusitana.
Tanti sono i dubbi che si affollano nella sua testa: si sente a casa in
Portogallo? Perché ha accettato un lavoro che avrebbe potuto fare anche in
Italia? È quello il posto ideale per realizzare il suo sogno? Una serie di
storie e di eventi la tengono legata quasi indissolubilmente a Lisbona. Tra
pulsioni istintive e inevitabili sbagli, Marta rincorrerà la risposta alla sua
fondamentale domanda: cosa l'ha portata realmente a Lisbona?
Commenti
Posta un commento