Recensione - “L'alfabeto della mente”


“L'alfabeto della mente”
di Silvia Lodini 
Editore: BookTribu
Pagine: 230
Prezzo: euro 16,00
Data di uscita: 25 maggio 2017

La lettura di questo libro vi stupirà e sarete molto combattuti oltre che meravigliati. Infatti tra il tema davvero assai originale e particolare, assolutamente nuovo, che riesce a sorprendere i suoi lettori, anche la scrittura vi lascerà a bocca aperta, vi sconvolgerà, perché è scritto davvero bene, in modo molto forbito e dettagliato, in cui niente è lasciato al caso. L’inizio ed alcuni passaggi possono risultare un po’ ostici e difficili, altri complicati, ma ci sono molte parti e diversi capitoli in cui risulta coinvolgente e terribilmente avvincente. Ammetto che, appunto, ho trovato ogni tanto dei punti di difficile lettura, non per la scrittura, ma per la vicenda in quanto occorre essere assolutamente concentrati e pronti a mettersi in gioco addentrandosi in un tema a sfondo distopico. E’ necessario, a mio avviso, essere pronti a tutto, a provare varie sensazione ed emozioni come anche ad affrontare situazioni che vanno oltre la nostra immaginazione. Qui si tratta di bravura dell’autrice nel riuscire a provocare in noi tutto ciò ed a metterci davvero in difficoltà. Mi ha meravigliato positivamente  il fatto che una giovane autrice come Silvia Lodini, sia riuscita a dare vita ad un romanzo di questo tipo che abbraccia anche generi diversi tra il distopico (è ambientato nel 2140), il giallo/thriller e con spruzzi di sentimenti profondi. La sua bravura nell’affrontare temi particolari è spiazzante, creando per il lettore anche momenti psicologici importanti e coinvolgenti. Un fatto interessante da notare è lo scorrere delle pagine, nonostante i temi siano a volte difficili, spinto dalla grande voglia di sapere cosa accadrà ai personaggi e come evolveranno le diverse e particolari situazioni e vicende che sono per la maggior parte ambientate in una scuola molto singolare. Il protagonista è il giovane Akim, un ragazzino con molto entusiasmo, oltre a diversi timori, dubbi ed incertezze, ma che sicuramente, ne sono certo, lo apprezzerete e vi trasmetterà pure molta tenerezza. All’interno della scuola è presente anche una certa dose di impotenza da parte degli studenti che si sentono manipolati e devo ammettere che ciò irrita (in senso buono) il lettore, lo preoccupa e si trova ad incitarli a reagire, quindi ciò merita un plauso a Silvia Lodini perché è riuscita, secondo me, a coinvolgere anche il suo pubblico ed a proporgli una domanda: come reagireste se foste uno studente di quella particolare scuola terribilmente rigorosa? Inoltre, la divisione degli alunni in quattro Classi: Corpi, Spiriti, Animi e Mente, risulta essere psicologicamente molto interessante. Un libro, per chi vuole leggere qualcosa di nuovo e di particolare, che vi lascerà senza parole e vi invoglierà a mettervi in gioco!

Qui sotto un passaggio:

“Convissi così a lungo con i miei amici, che non mi accorsi delle loro cicatrici, che li stavano cambiando. Le torture insaziabili del tempo ci rendono quello che siamo, e il tempo non può che cambiare la prospettiva dei fatti che racconto. Scrivo queste pagine per crearmi una bolla d’aria in cui poter respirare, ma in una bolla non è possibile contenere un mondo”


Trama
Akim ha vent'anni e, da narratore inconsapevole nonché protagonista impacciato, ripercorre con la memoria gli otto anni trascorsi in una scuola particolare. Siamo nel 2140 e il nostro mondo ha un nuovo volto. Nel Legame esiste un sistema di istruzione in cui gli studenti vengono divisi in base al proprio potenziale in quattro Classi che raggruppano i sedici tipi psicologici individuati sulla base delle teorie di Jung nel ventesimo secolo. Akim ha appena compiuto dodici anni quando dice addio alla sua famiglia ed entusiasta, entra nell'Istituto curioso di conoscere le lettere della sua mente. Il tempo passa e svela le stranezze e le contraddizioni che si celano dietro la forzatura della psicologia. Akim scopre che questa scuola, così apparentemente perfetta, cela qualcosa di strano. E la conoscenza di una persona, che lotta tra amore e orrore, colui che Akim stesso ama definire l'eroe di questa storia, lo risveglierà dal sonno in cui lui e i suoi amici sono inavvertitamente caduti.

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