Recensione - “Marea dentro”
Di Severino Cirillo
Editore: Auto
pubblicato
Pagine: 180
Prezzo:
euro 10,39
Data di
uscita: 30 maggio 2018
Un libro assai
particolare, con capitoli molto brevi, diretti, veloci e schietti. Il ritmo serrato ed incisivo colpisce il lettore come frecce dirette al suo
cuore. Un titolo perfetto per la storia che tratta e per come viene affrontata.
Ammetto che
inizialmente ho fatto un po’ di fatica ad entrare nella storia, a farmi
coinvolgere, ma poi sono stato inghiottito e ho iniziato a leggere le varie
pagine con avidità, curiosità e frenesia. Tratta di una vicenda d’amore che viene
ripercorsa in modo molto curioso e singolare, attorno alla quale compare anche
molto altro che diventa come una seconda storia, un intreccio ben elaborato,
unico e spettacolare grazie anche alla comparsa in scena di alcuni personaggi
che affiancano il protagonista.
Il tema che
viene trattato è molto forte, come lo sono anche alcune scene, ed indubbiamente
la scrittura così cristallina e diretta di Severino Cirillo non lascia
indifferenti. Ottima storia per riflettere, per provare ad immedesimarsi nel
protagonista, il cui nome non viene mai citato a differenza del suo miglior
amico Michele, che ha un ruolo importante, e di una donna molto strana e
misteriosa: Hope. E’ un romanzo, secondo me, molto intimo, doloroso e che
lancia importanti spunti di riflessione, affrontando diversi interessanti
argomenti. Durante la lettura c’è un alternarsi tra il presente ed il passato e
capirete come mai risulta essere molto forte il secondo.
E’
descritto talmente bene che ci provoca, interiormente, le stesse sensazioni
come quando si affronta un viaggio in mare, con un mare agitato come lo è il
protagonista.
Una storia
singolare, curiosa e cruda che conquista il lettore proprio per questo modo
particolare in cui è scritta e per i messaggi che vengono trasmessi. Un romanzo
tutto da scoprire, anche da interpretare e forse può essere cucito addosso ad
ognuno di noi in un momento preciso della nostra vita. E’ indubbiamente molto
coinvolgente, emozionante in diverse sue parti, e ci invita ad andare oltre, a
non fermarci alle apparenze delle singole parole, ad alcuni momenti che magari
possono sembrare follia, ma va interpretato a fondo.
Non è un
libro che mi sento di consigliare a chiunque, ma a chi non si scandalizza, a
chi sa leggere tra le righe, a chi si vuole mettere in gioco aprendo il cuore e
la mente. Una storia affascinante destinata a lasciare un segno profondo nel lettore,
agitandolo, commuovendolo e facendolo riflettere.
Concludo
con un passaggio:
“E’
stupendo ricordare le camminate, i nostri viaggi per mare e tutto ciò che ci
rendeva unici, ma è anche molto doloroso e sento che non se non sentissi
fisicamente l’odore di quello squalo fresco servito sull’enorme tagliere di
legno, crederei che è davvero tutto finito… Ma tutti sappiamo che c’è qualcosa
da cui non si può tornare mai, nemmeno quando ci si convince che sia possibile”
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