Recensione - “Puoi sentire la notte?”
“Puoi
sentire la notte?”
Di Paolo
Costa
Editore:
Milena Edizioni
Pagine: 216
Prezzo: euro 12,00
Pagine: 216
Prezzo: euro 12,00
Uscito il
26 settembre 2017
Finalmente
! Ebbene sì finalmente un libro che tratta questo argomento, la storia di due
persone dello stesso sesso, in modo normalissimo, senza eccessi, senza
volgarità e come è la vita reale. Un libro vero, sincero ed onesto. Una storia pulita, piena di amore e di sentimento. Di lotta e di speranza. Un romanzo che
consiglio a chiunque di leggere per capire molto e per andare avanti verso un
mondo più leale ed egualitario.
L’autore
riesce benissimo a scrivere una storia che trasmette in modo limpido i
sentimenti che legano i due protagonisti, le loro paure ed il loro grande
coraggio facendosi man mano spazio per ritagliarsi, giustamente, il loro posto
nel mondo e provare a vivere come deve essere. La strada inizialmente per loro
è terribilmente in salita, sia per i rapporti non del tutto positivi in
famiglia, sia per le amicizie che non brillano per l’ottusità, la limitatezza
di certi elementi. Ma rincuorandosi a vicenda e con tenacia, vincendo i propri
timori e specialmente man mano che superano la barriera di diffidenza
reciproca, cercano di prendersi la propria rivincita.
E’ un libro
molto profondo che scivola sulla pelle ed entra nel cuore, tocca i sentimenti
più puri, narrando anche i rapporti con le famiglie, con gli amici e l’amore in
maniera delicata, senza buonismo e senza
voler ostentare il loro modo di essere. Finalmente ripeto, ho letto un libro
che insegna come anche l’amore e la storia tra due persone dello stesso sesso possa
essere perfettamente sincero, reale e non legato ad uno stereotipo che purtroppo
e maledettamente troppo spesso viene accostato in questi casi. Stefano e Kevin procedono nel loro
cammino, inizialmente timorosi, non molto ottimisti circa il mondo e la vita
sociale, colpa delle mille delusioni, della sofferenza e dei vari,
troppi sgarri di chi invece di essere amico, marcia contro senza rendersi conto
del grande patimento che provoca. Ma arriva il momento in cui i due
protagonisti, crescendo specialmente interiormente, capiscono che non bisogna
subire, occorre vivere e non nascondersi.
Paolo
Costa, con una scrittura molto intensa, profonda e scorrevole, arriva dritto al
cuore del lettore, lo accompagna nelle vite dei due protagonisti che si
alternano nei capitoli.
Senza
esibizionismi, ma facendo semplicemente vivere Stefano e Kevin come fossimo
noi, come chiunque persona con i propri problemi da affrontare.
C’è un
capitolo, in particolare, che leggendolo provoca i brividi dall’intensità delle
parole, ci si commuove moltissimo grazie al modo delicato e sincero in cui è
narrato. Si percepisce che l’autore ha messo tutto se stesso nel comporre il
libro, ci arriva il suo grande, immenso mondo interiore e mi complimento con
lui per come ha affrontato il tema e la
storia. Finalmente uno scrittore che scrive la verità con semplicità e purezza.
Inoltre ho
apprezzato moltissimo anche gli accenni ai libri, ci sono scene che parlano ed affrontano la lettura e ciò mi ha fatto, ulteriormente, illuminare gli
occhi durante la lettura.
Le frasi
che ho sottolineato sono davvero molte, ve ne riporto una :
“E’ cosi
che si combattono i mostri: lasci che ti vengano vicino, li guardi negli occhi
e poi li colpisci”
Trama
Stefano
vive la sua vita giorno per giorno. Schiacciato dalla perdita della sua più
cara amica e con la consapevolezza di essere fuori posto, in un mondo che
sembra stargli stretto, cerca di sopravvivere senza sentire il peso dei fallimenti
che gli gravano sulle spalle. Con attorno una famiglia che sembra non
conoscerlo più, tutto ciò che Kevin vorrebbe è restare nascosto nel suo
"armadio", lontano da qualsiasi sguardo. Bloccato in una vita che non
vuole, con un lavoro incerto, cerca di superare ogni giornata senza versare
l'ultima goccia che potrebbe finire per inondare tutto il suo mondo. Due
ragazzi diversi, due realtà opposte, un incontro esplosivo. Affronteranno
l'amore, o resteranno nascosti dentro l'armadio?
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