Recensione - “Cannibali”
“Cannibali”
Di Régis Jauffret
Editore:
Edizioni Clichy
Pagine: 192
Prezzo:
euro 17,00
Uscito il 30
novembre 2017
Ho fatto
veramente tardi un sera per finire questo libro, mi ero immerso a leggerlo e mi
sono trovato catapultato nello scambio di lettere tra Noémi (ex nuora) e Jeanne
(ex suocera), in cui ogni tanto, fanno capolino alcune le lettere di Geoffrey :
il figlio ed ex marito.
E’ un libro
davvero intrigante e coinvolgente. La scrittura di Règis Jauffret mi ha
profondamente incantato perché è assai diversa da molte altre. Ha un modo di
tutto suo di descrivere e di scrivere che non lascia tregua. Ci mostra i
personaggi come sono realmente, con le loro pazzie, le loro mancanze, i loro
sogni e le loro debolezze. I tre protagonisti sono pazzeschi, specialmente le
due donne. Non si può restare indifferenti davanti al loro scambio di battute.
Ve ne cito
una che fa anche sorridere (ma ce ne sono altre che sono molto più
provocatorie)
“Le ho
scritto questa lettera su carta profumata al rabarbaro, così se per caso
deciderà di non leggerla potrà mangiarla per merenda”
A volte
risultano, a mio avviso, bipolari, ma forse è solo un’abile astuzia reciproca per
mettersi alla prova per istigarsi l’una con l’altra. Si parte con uno scambio di
lettere molto freddo, distaccato, quasi di chiusura immediata, ma poi
successivamente il clima si riscalda, si aprono in tutti i loro vaneggiamenti mentali e diventano molto amiche seppure ogni tanto scatta qualche
litigio e qualche offesa reciproca. Spesso si resta stupefatti dalla loro freddezza nell’affrontare alcuni
temi in particolare la descrizione di come vorrebbero Geoffrey morto. Inoltre
Jauffret usa parole molto dirette, molto schiette senza tanti buonismi, né
intimidito da come il lettore potrebbe prendere il suo uso di certa
terminologia e ciò rende il libro più veritiero, più carico e interessante.
Anche noi che lo leggiamo veniamo inghiottiti in questo scambio epistolare,
cercando di capire meglio le due donne, la cui psicologia è terribilmente affascinante.
Io mi sono innamorato di “Cannibali” e mi è dispiaciuto finirlo, sento la
mancanza di Noémi e Jeanne, delle loro personalità molto al di là di ogni
limite.
A volte
sembrano molto lucide, altre volte due matte che vogliono semplicemente riprendersi
una rivincita, ma in modo molto cannibalesco. Alcune volte invece sembrano
indifese fino al limite della tenerezza, ma poi riemergono con tutta la loro
crudeltà e spietatezza, cercando quasi sempre di appoggiarsi reciprocamente.
Proseguendo i giorni tra scambi epistolari sinceri, forti e diretti con visite
della durata di un weekend per chiacchiere dal vivo. Il rapporto che man mano
nasce tra di loro è davvero molto strano, le loro menti passano da abili
giocatrici reciproche a persone che si vogliono far prendere gioco l’una
dell’altra, almeno questa è un’idea che mi sono fatto. E intanto le pagine
volano, portandoci, senza accorgerci alla fine del libro che nel bene o nel
male decreterà chi tra i tre protagonisti avrà vinto la “partita”…
Ho amato “Cannibali”
, nonostante alcuni termini po’ forti, ma ho adorato i suoi personaggi,
strutturati in modo psicologicamente perfetto.
Vorrei
riportarvi moltissime frasi di cui ho preso nota, ma fareste prima a leggere il
libro : ve lo consiglio, l’importante che non siate di facile imbarazzo e che
non vi lasciate intimidire dalla potenza e spettacolarità di questa storia.
“Cannibali” è un romanzo spiazzante, destabilizzante, ma terribilmente affascinante.
Ve ne
scrivo un paio e lascio a voi immergervi nelle altre !!!
“…L’amore è
un formicolio, un prurito, e non sapremo mai se il piacere del sollievo che ci
procura la carezza dell’amante valga il prezzo di quel fastidio ininterrotto…”
“…il giorno
del battesimo hai assalito il prete affinché non ha accettato di darmi
contemporaneamente anche l’estrema unzione davanti ai parenti sbalorditi..”
Trama
Noémie è
una pittrice di 24 anni che ha appena rotto con Geoffrey, un architetto
cinquantaduenne con cui ha avuto una relazione. Il romanzo inizia con una
lettera in cui la ragazza annuncia alla madre del suo ex di aver rotto con lui.
Tra le due donne si sviluppa una corrispondenza che finisce per creare un
legame diabolico che le porterà a progettare di divorare quest’uomo. Due donne
che sono due amanti appassionate. La madre che ha dato al figlio il nome
dell’unico uomo che abbia mai amato, morto prima del suo matrimonio. La ragazza
che è una «collezionista di storie d’amore» sempre alla ricerca di un ideale
irraggiungibile. Un selvaggio romanzo d’amore.
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