Intervista all'autore: Massimo Mayde
Ciao a
tutti voi
Massimo
Mayde (Milano, 1979) Scrittore, bibliofilo, pianista/chitarrista blues,
scienziato pazzo. Investigatore del mistero e del bizzarro con il Dharma
Project. Restauratore e rilegatore. Podcaster e curatore del Salotto del
Terrore su Spreaker. In passato ho collaborato per alcune produzioni
cinematografiche italiane come “Preferisco il paradiso” (2010) e “Il
tredicesimo apostolo” (2012) nella veste di consulente.
Per la l’intervista
di questa settimana, a rispondere alle mie domande è Massimo Mayde autore del
libro “Re Nero” di cui, come sempre, trovate già la recensione qui nel blog

Ho lavorato
come informatico dal 1998 al 2016 per poi cambiare completamente vita
dedicandomi a tempo pieno solo all’arte e all’editoria.
Da sempre
attratto dal bizzarro e dal macabro (cosa che ha favorito il mio isolamento
sociale), dalle mostruosità e dall’ignoto, inizio a scrivere i primi racconti
verso i dodici anni. Il primo racconto in assoluto dal titolo “Smile” è stato
riscritto circa una ventina di volte prima di poterlo far sparire
definitivamente dalla faccia della terra.
Inizio a
scrivere canzoni che non ho mai messo in musica e musiche per le quali non ho
mai scritto un testo. Per anni scrivo racconti e romanzi che terrò nascosti
sino a quando troveranno il loro spazio nell’orrore cosmico in cui siamo
immersi, tra cui “Centododici”, “Il mondo sommerso di Littlegrave”. Il
trittico: “L’errante”, “Meden”, “Il giardino degli insonni” e “inferno”,
secondo capitolo della saga Lemegeton scritta a quattro mani con l’amico di
sempre, Andrea Mariani, autore del primo libro “Dal profondo” (edizioni
Abeditore).
La prima
pubblicazione ufficiale è con il romanzo Re Nero, edizioni Abeditore (2017).
Seconda
pubblicazione indipendente con Edizione From Hell con il libro “L’Errante”
(ottobre 2018).
1 – Come è nata la passione per questo genere
narrato?
In realtà
non ho un amore vero e proprio per questo genere. Prediligo il giallo e il
noir, invero, e l'horror vecchio stile, che sia gotico o meno. Ma l'idea di un
romanzo gotico con Dracula come protagonista mi è venuta dopo aver letto
appunto il libro di Stoker. Da dove viene Dracula? Perché proprio lui? Nel
romanzo viene detto poco o nulla e quindi ho provato a mettere su carta la sua
storia cercando di ricalcare la scrittura ottocentesca e cancellando
completamente ogni contaminazione moderna che concettualizza il vampiro come
una figura indolente, sfarzosa, viziosa e dedita alla lussuria più sfrenata. Il
"mio" vampiro rispetta la tradizione delle popolazioni dell'est
Europa: è macabro, osceno, orribile, immemore. Un mostro. Niente affatto sexy
insomma.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre
aggettivi?
Macabro.
Lunare. Terrificante.
3 – Non pensi che la copertina cosi elegante
possa creare altissime aspettative o timori nel lettore?
La
copertina, in realtà, è stata scelta in tale veste per ricalcare il filone
della collana "Il circolo del Gotico" di Abeditore. Sono amante del
minimalismo, quindi se avessi potuto scegliere come farla io stesso, sarebbe
stata diversa, a partire dallo spessore della copertina e il formato, che
magari avrei fatto un po' più grande. La copertina mi sarebbe piaciuta almeno
in cartonato o che si potesse definire per lo meno "brossura", ma
come ben sai, le scelte editoriali sono spesso difficilmente comprensibili e
spettano ai professionisti del settore..
4 – E’ un libro molto curato, complimenti, quanto
tempo ci hai messo a scriverlo e hai trovato qualche difficoltà?
La prima
stesura ha richiesto sei mesi, ma in realtà è stato "gettato alle
fiamme" diverse volte e riscritto completamente almeno 3 volte. Aggiungi
nove modifiche massive. Il tutto ha richiesto circa un anno e mezzo di lavoro
continuo ogni notte no stop. Ha richiesto diversi viaggi a Cracovia in Polonia
per visitare i luoghi e parlare con i locali. Fondermi con la loro cultura e
apprendere le dicerie sui non morti. Il tutto con l'aiuto della mia ragazza di
allora, nata a Cracovia, senza la quale sarebbe stato tutto estremamente più
complicato, specie per la lingua. Tra l'altro vorrei consigliare la città come
meta turistica per gli amanti del gotico. Non rimarrete delusi. Difficoltà:
credo che la regola di base di chi scrive sia una, assoluta e imperativa.
Scrivere ciò che si conosce e se non lo conosci, studiare. L'ho fatto, perchè
il realismo, anche per quanto riguarda un genere di fantasia, è la base. Non ha
senso inventare cose impossibili e paradossi temporali per uscirne puliti.
Rispetta la realtà e la fantasia ti sarà riconoscente
5 – Come ti organizzi per scrivere ed in quali
momenti della giornata?
La notte è
il momento migliore. Niente rumori, niente interruzioni. Capita che possa
sperimentare un rumore o la reazione del prossimo per poi poterne descrivere
ogni particolare. Si parla di mele e meloni schiantati sul pavimento per
simulare il suono di una testa che si spacca. Telefonate ad amici e parenti che
mi sono valsi gli insulti peggiori del mondo per sperimentare reazioni da
descrivere... Sarò matto, ma non lascio nulla al caso. Non posso descrivere una
sensazione se non l'ho provata o se non l'ho simulata realmente. Chiedo perdono
a chi mi sopporta.
6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro
libro?
A ottobre
uscirà L'Errante, un thriller sovrannaturale/noir che mi farà odiare, già lo
so. Fa parte del "Trittico delle Delizie", ovvero tre libri (la
stesura del secondo è già in atto) concatenati tra loro da un comune
denominatore. Sicuramente vorrei incentrare la mia scrittura sul grottesco,
l'innaturale, con sfumature horror, ma non necessariamente con il terrore fine
a sé stesso.
7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul
tuo libro?
Qualcosa di
particolare non c'è, a parte le citazioni di cui mi piace farcire ogni mio
scritto. Per i personaggi ho voluto fare un omaggio ad Agatha Christie, o
meglio, al film "Assassinio sull'Orient Express" del 1974 con Sean
Connery (su cui ho ricalcato la figura del professor Rose) e Michael York (per
il dottor Artur Laska). Lukas Van Der Meer (il più amato del libro mi dicono) è
un misto di Sherlock Holmes e Allan Quatermine (nato dalla penna di Henry Rider
Haggard). Van Helsing è l'unico che ho cercato di mantenere il più fedele
possibile al personaggio creato da Stoker anche se leggermente meno
"accorto". In fondo tutto accade anni prima di quanto descritto in
Dracula. Lo scorbutico dottor Challenger viene completamente dai romanzi di
Doyle (e qualcuno potrebbe voler leggere "Il mondo perduto" e altri
romanzi poco conosciuti del creatore di Scherlock Holmes). Alina Laska, infine,
credo sia la manifestazione spontanea dell'ideale che ho della Donna, con la D
maiuscola. Ovviamente con il volto di Grace Kelly, la donna più bella del mondo
e nei secoli a venire, a mio parere.
8 – Oltre alla scrittura quali sono le altre tue
passioni?
Altre mie
passioni? Il vecchio blues, la musica classica, il rock (dagli anni 60 agli
80). Suono il pianoforte da ormai 25 anni, ma sto riscoprendo la chitarra.
Scrivo musica. Amo i vecchi film in bianco e nero (noir e gialli soprattutto)
che preferisco a quelli moderni. Anche il cinema muto. L'arte in ogni sua
espressione, che sia sperimentale o meno. Sono attratto in modo "insano"
dalle menti deviate, da cui il mio interesse per il criminal profiling e le
storie macabre. Cerco inoltre di studiare e di capire per quanto possibile i
fenomeni paranormali. Mi interesso di fisica quantistica, storia e medicina.
Infine, di tutto quello che è bizzarro e difficilmente comprensibile. Poi ci
sono altri interessi, ma sono più saltuari.
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti:
puoi citarmene un paio?
Ce ne sono
tanti. Tra gli italiani Stefano Benni, da cui ho assimilato l'ironia e il sottile
gusto del bizzarro. Consiglio "Baol" e "Achille pie'
veloce". Moderni esteri: Chuck Palahniuk. E' essenziale, diretto e
tagliente come un foglio ci carta che brucia nella ferita per giorni. Consiglio
"Fight club" e "Ninna nanna". Del passato: Doyle, Stevenson,
Wilde, Le Fanu, Verne, Poe, Fitzgerald, Twain... non so quando smettere :))
10 –Infine
una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Ho comprato
alcuni libri in inglese su Jack lo Squartatore a Londra, di Colin Kendell e Guy
Logan, ma sono dei "book case". Per il resto ho un po' di trattati
"indigesti" arrivati da poco e che sto leggendo, ma si tratta di
documentazione su argomenti vari, tra cui il nazismo esoterico, l'alchimia e un
trattato sulla medicina del XVIII° secolo... -____- roba da chiodi insomma.
Grazie di
aver risposto alle mie domande
A presto !
Gabrio
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