Recensione - “L’uomo di Mosca”

“L’uomo di Mosca”
Di Alberto Cassani 
Editore: Baldini+Castoldi
Pagine: 335
Prezzo: euro 18,00
Data di uscita: 30 agosto 2018

Ho accettato di leggere questo libro, incuriosito dalla trama e dalla voglia di conoscere qualcosa di nuovo. Le aspettative erano abbastanza alte, ma devo ammettere che non sono rimasto per nulla deluso, anzi, sono stato colpito e piacevolmente sorpreso dalla bravura dell’autore nel narrare la vicenda. Infatti è davvero piena di dettagli e di informazioni storiche e politiche assai preziose per chi come me voleva imparare, o semplicemente rinfrescare la memoria, circa gli avvenimenti che vengono raccontati.
Fantastici sono i titoli iniziali di ogni capitolo che facilitano ulteriormente la lettura. Il libro è molto interessante per chi ha sete di sapere e di informazioni del periodo narrato. Inoltre la storia scorre molto bene, grazie ad un ritmo narrativo che riesce ad affascinare anche i lettori più ostili al genere, riuscendo a farli appassionare alla vicenda. Lo posso affermare con grande forza perché a me è piaciuto anche per questo motivo. Il protagonista, Andrea, è caratterialmente ben descritto e ho apprezzato che sia stata raccontata anche la sua vita privata e i suoi rapporti con i vari familiari.
E’ un personaggio curioso e che non si arrende, un uomo molto pieno di energia e di forza di volontà. Si pone i suoi obiettivi e lotta per raggiungerli.
Il libro è ricco di materiale interessante che arricchisce la narrazione, si percepisce il grande impegno e i vari studi fatti da Alberto Cassani per scriverlo, mi è parso, infatti, molto preciso e ben strutturato e ho notato uno stile narrativo davvero appassionante, ha infatti la capacità di stimolare i suoi lettori senza mai appesantire gli argomenti trattati e il tocco di giallo e di mistero, circa la questione dei soldi da ricercare, regala un qualcosa in più alla già avvincente storia.
Sicuramente chi ama il genere apprezzerà molto “L’uomo di Mosca” e lo leggerà con voracità, infatti spesso alla fine di un capitolo si è invogliati ad iniziare subito il successivo, almeno per me è stato così.
Complimenti quindi all’autore perché mi ha regalato un’ottima e costruttiva lettura che sono felice di aver fatto, anche perché ho avuto modo di aumentare il mio bagaglio di conoscenze.

Qui sotto vi lascio un passaggio

“Forse ho trovato quello che cercavo. Forse quei conti correnti (quelli che credo siano conti correnti) indicano una strada. Forse spiegano il tragitto dei soldi, ne segano le tappe. Ma come faccio ad averne la conferma? Non lo so proprio. Certo, è piuttosto inquietante immaginare il proprio nonno che apre conti a Londra e in Svizzera e si destreggia, evidentemente con disinvolta padronanza, tra una banca e un’altra in giro per l’Europa”



Trama
Chi è Nikolaj Gogor? Che fine hanno fatto quei soldi che dovevano arrivare da Mosca? Qualcuno se ne è impossessato? Perché cercarli dopo tanto tempo? È attorno a queste domande che a un certo punto comincia a ruotare la vita del protagonista. Andrea Cecconi, un avvocato di mezza età, figlio e nipote di militanti comunisti, passato dall'impegno politico alla disillusione e convertito infine ai riti della borghesia della provincia romagnola, si trova risucchiato in una vicenda che coinvolge suo nonno e che riguarda i finanziamenti occulti al vecchio PCI. Una vicenda del passato, ma che nel presente mette in gioco la sua famiglia, i suoi ideali e la sua stessa esistenza. Tra misteri irrisolti e trame di provincia, il protagonista si muove alla ricerca della vera immagine del passato in un susseguirsi di prove da superare, scoperte inquietanti e incontri inaspettati. È una ricerca tormentata, nella quale si incrociano più piani temporali (dagli anni Settanta ai giorni nostri, passando per i mesi successivi alla caduta del Muro di Berlino) e in cui si incontrano presunte spie e servizi segreti, funzionari comunisti e massoneria, personaggi reali e false identità. È una ricerca resa angosciosa dalla crisi sempre più acuta della politica e dal baratro che allontana ogni giorno di più il passato dal presente, annullando memorie e testimoni. È una ricerca che solo a Mosca può trovare delle risposte...


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