Recensione - “La foresta delle magus”
Di Romolo
Di Francesco,M. Grazia Tiberii
Editore: Di
Felice Edizioni
Pagine: 640
Prezzo:
euro 28,00
Data di
uscita: gennaio 2017
Ho
aspettato un po’ prima di leggere questo libro perché essendo molto corposo
volevo trovare il momento ideale da dedicargli per gustarmelo senza fretta. Inizialmente
questo fantasy può spaventare e non mi riferisco alla storia, ma al numero di
pagine. Una volta iniziato, però, ed entrato nella storia grazie anche alla
preziosissima tabella, inserita all'inizio, con elencati i nomi dei personaggi e dei luoghi (che è
una cosa che adoro quando è presente nei libri) ci si comincia ad estraniare
dal resto del mondo, per immergersi in questa grande e mitica avventura de “La
foresta delle magus”. Si intuisce subito che gli autori hanno messo molta
cura ed attenzione mentre scrivevano questo libro, infatti nonostante il numero
elevato di pagine, scorre che è davvero un piacere. E’ un romanzo molto
avventuroso, ricco di particolari e di dettagli, che incuriosisce e ci tiene
incollati alla storia.
Ho
apprezzato molto le descrizioni e devo ammettere che l’ambientazione è una
parte fondamentale ed infatti ci conquista facendoci ben immaginare le scene come se fossimo degli spettatori davanti ad un film.
Oltre a ciò, anche i personaggi sono ben descritti in modo da dare al lettore la
possibilità di capirli meglio e di conoscerli strada facendo.
Gli autori
ci catturano e ci portano con facilità all’interno della foresta, permettendoci di vivere con passione i vari emozionanti avvenimenti descritti e riescono a trasmetterci le sensazioni di più vario
genere.
A mio
avviso è un libro che racchiude generi diversi e ciò rende tutto più avvincente e
particolare senza mai annoiare, merito anche di alcuni colpi di scena e della
scrittura molto scorrevole ed incisiva che quindi può conquistare
più lettori regalando loro ottimi momenti di piacevole compagnia.
Concludo,
come d’abitudine, con un passaggio:
“Socchiuse
gli occhi, per proteggerli dall’intensità delle luci proiettate su di lui, e
con lo sguardo spaziò nel semibuio della sala concentrandosi sulle persone
sedute in prima fila. Quando incrociò gli occhi dei genitori, il sorriso
divenne genuino per poi bruscamente spegnersi quando spostò lo sguardo al loro
fianco, nel posto vuoto riservato allo zio Giorgio”
Trama
2009 d.C.
Un gruppo di ricercatori fiorentini si imbatte nella mummia di un ragazzo della
preistoria, rinvenuta durante alcuni scavi nei pressi della foresta fossile di
Dunarobba (unico caso al mondo esistente presso Terni); da quel momento una
sorta di maledizione sembra abbattersi su di loro, dilagando senza controllo.
Le due storie evolvono in parallelo senza che nessuno possa capire chi è morto
e perché; senza che nessuno possa dare un senso logico alla maledizione che
dilaga mietendo silenziosamente numerose vittime.
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