Recensione - “Re Nero”

“Re Nero”
Di Massimo Mayde 
Editore: ABEditore
Collana: Il Circolo del Gotico
Pagine: 429
Prezzo: euro 17,90
Data di uscita: 3 agosto 2017

L’ho lasciato un po’ da parte prima di leggerlo, ero quasi intimorito dalla sua splendida veste che lo rende davvero un gioiellino, vi consiglio, infatti, di correre in libreria a comprarlo e a sfogliarlo. Sia come grafica interna che come veste esterna ve ne innamorerete. Da ammirare in tutta la sua bellezza, ma devo ammettere che poi sono rimasto piacevolmente sorpreso perché non soltanto è bello visivamente, ma al suo interno ha una storia molto avvincente dalla quale sarete sicuramente conquistati, grazie agli interessanti protagonisti, ai moltissimi colpi di scena ed alla grande quantità di avventura presente. Non sarà facile staccarvene una volta che sarete entrati nelle varie vicende, perché il mistero, l’inquietudine e la tensione vi terranno legati alle pagine, fino ad arrivare a scoprire cosa si nasconde dietro a tutta la storia.
Passaggi che provocano sentimenti di vario genere, che tolgono il fiato ed incantano con i vari segreti grazie anche alla magica atmosfera, spesso cupa e misteriosa, che invogliano ad entrare nella storia per cercare di capire come procederà e che cosa accadrà ai personaggi. Un romanzo gotico, tra i migliori che abbia letto, che ha in sé attimi a volte di paura e trovo che sia stupendo tutto ciò perché dimostra la bravura dell’autore, infatti, a mio avviso, non è cosi facile provocare nel lettore questo genere di sensazione. Libri che mi abbiano realmente fatto paura, non ne ho letti purtroppo molti.
Inoltre la scrittura fluida, intensa e scorrevole ne fanno davvero un buon libro e mi complimento per la precisione e la cura con cui è stato scritto. Sono anche rimasto molto sorpreso perché niente è lasciato al caso e ciò lo rende davvero speciale anche grazie ai vari dettagli con cui è stato scritto. L’ambientazione ben studiata e costruita è un altro punto forte di tutta la storia, perché ci permette di addentrarci nel modo migliore ed essere coinvolti al massimo. Molto interessanti e particolari risultano essere i personaggi ed il loro modo di reagire durante la narrazione. Uno di questi, Alina, è sicuramente indimenticabile per vari motivi che scoprirete.
Un libro che fa palpitare per la tensione narrativa, per gli argomenti narrati, per la grande dose di azione, mistero ed avventura. Mi auguro che l’autore decida presto di scriverne un altro perché ciò che mi ha provocato nel leggerlo difficilmente mi è successo con altri di questo genere.
Sicuramente, quindi, lo consiglio a cui ama il tipo di storia, il genere gotico e che non si impressiona, ma che rimane affascinato dalle scene forti, ben descritte e cariche di tensione.
“Re Nero” già dal titolo lascia senza parole e leggendolo è da promuovere sicuramente con entusiasmo.
Concludo, questa volta, con ben due passaggi:

“E mi darai il tuo sangue.
Ti donerò il mio.
Quale pena avranno visto i tuoi occhi
ora mio signore, mio Re”

“Che sta succedendo?”
Lucas aveva afferrato preventivamente un coltello dal tavolo, pronto a qualsiasi cosa,
“Mi mandano dall’ospedale dottore… Mio Dio, è terribile!”
Lucas mollò la presa del coltello che cadde a terra.
Artur s’irrigidì.
“Deve venire con me, subito! Li ha uccisi tutti!”


Trama
Cracovia, novembre 1887. Uno straniero viene trovato in fin di vita in una strada buia. Il volto orribilmente sfigurato riporta i segni di una malattia sconosciuta. A questa misteriosa scoperta segue un macabro annuncio, come un monito dal regno dei morti: nel piccolo monastero sulle rive della Vistola, la "Lanterna dei Morti", che un tempo serviva a segnalare la presenza degli appestati nella città, si riaccende da sola dopo più di 400 anni. Nella nebbia il suo lume spettrale annuncia l'avvento di qualcosa di terribile. Il dottor Laska e il dottor Lukas Van Der Meer (medico legale dell'università di Amsterdam) iniziano a indagare. Scopriranno così una verità da incubo dietro l'epidemia di Peste Nera che sta mettendo in ginocchio l'est Europa. L'autore Massimo Mayde immagina "la nascita" del principe delle tenebre, Dracula, dieci anni prima del resoconto dello steso Bram Stoker nel 1897. Tra realtà storica e finzione, l'autore imprime a questo romanzo una poetica onirica che sa andare oltre i limiti del terrore, e al tempo stesso un saggio ricco di informazioni riguardo il fenomeno del vampirismo storico, partendo dalla distruzione del canone vampirico-aristocratico a favore di una visione del vampiro come creatura immemore.


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