Recensione - “Vita da Post-it”
“Vita da
Post-it”
Editore:
Lulu
Pagine: 133
Prezzo:
euro 13,99
Data di
uscita: 11 marzo 2018
“Post-it” è
un interessante romanzo che tratta la storia appassionante di un ragazzo, specialmente in campo amoroso. L’autore scrive in modo molto intenso, profondo ed
incisivo e si avverte il suo calore umano ed il desiderio di esternarlo al lettore per trasmettergli i sentimenti che prova, il mondo interiore che sente
quasi esplodere dentro di sé. E’ come se all’improvviso tutto si rivelasse
sbagliato e troppo piccolo, come se il suo mondo non fosse più adatto alla sua
vita e, quindi,ciò provoca in lui la voglia di reagire anche alla sofferenza
causata da una ragazza e di superare questo momento molto doloroso e delicato.
A mio avviso si percepisce una stanchezza fisica del protagonista, che può
essere anche causata dal suo cuore spezzato.
Inoltre
trovo che sia tutto molto poetico ed introspettivo e ciò rende il romanzo
affascinante. Ho apprezzato tantissimo anche le citazioni in alto che aprono
ogni capitolo che gli danno un tocco in più, alcune già le conoscevo, mentre
altre sono state una piacevole sorpresa e di esse ho preso nota. Ma non sono le
sole, infatti in tutto il libro ci sono passaggi che meritano di essere
sottolineati, sono frasi intense e piene di vita, anche di sofferenza, oltre
che di riflessione a cui Federico Facchini vuole portare chi sta leggendo il
suo romanzo. Trovo estremamente affascinante e costruttivo quando un autore
cerca di invogliare i suoi lettori ad una sorta di ragionamento personale
semplicemente con le proprie idee personali che magari si rifanno alle sue
esperienze o comunque alla sua vita. Se il titolo potrebbe far pensare che sia un romanzo leggero e che lascia il tempo di una toccata e fuga senza
provocare nulla, allora ci si sbaglia perché è, a mio avviso, l’opposto. Infatti
è un inno alla riflessione grazie al protagonista che ci invoglia con la sua
esperienza personale a reagire ed a riflettere su eventuali errori, su ciò che
comunque si prova dentro di sé e su ciò che si vorrebbe per la propria vita. Una
sorta anche di fuga verso la libertà, quindi non dai problemi, ma da una specie
di gabbia che ci imprigiona in una vita che non sentiamo più nostra. Dante, il
protagonista, agisce a volte anche in modo forte, facendoci percepire la sua
delusione, la sua rabbia. Si pone domande sulla situazione che sta vivendo,
interrogativi a cui magari non riesce a dare subito una risposta e da ciò si
crea quella profondità di narrazione che trovo affascinante, anche perché
alcune questioni potrebbero benissimo essere poste anche a noi.
La voglia di fuggire per ritrovarsi, per tentare di tornare a galla e riprendersi la vita, la voglia di trovare le risposte alle sue tante, troppe domande. Di rischiare per ricostruire il suo spazio nel mondo e ritrovare un po’ di serenità, tornando a respirare e non ad annegare nei suoi interrogativi. Lui ci prova !!!!!
La voglia di fuggire per ritrovarsi, per tentare di tornare a galla e riprendersi la vita, la voglia di trovare le risposte alle sue tante, troppe domande. Di rischiare per ricostruire il suo spazio nel mondo e ritrovare un po’ di serenità, tornando a respirare e non ad annegare nei suoi interrogativi. Lui ci prova !!!!!
In
conclusione devo ammettere che molti sarebbero i passaggi da riportare e sceglierne
uno non è facile:
“Perché fra
noi è finita? Perché non siamo stati capaci di prenderci il meglio da questa
terra, dalle nostre identità così diverse? Perché non sono riuscito ad essere
l’uomo di cui avevi bisogno? E tu la donna capace di guardare oltre alle mie
insicurezze?”
Trama
È da una
stanza di hotel a Rabat che Dante, il protagonista del romanzo, ci trascina
nella sua vita,portandoci a vedere il mondo come lo vede lui. Vuole dimenticare
la ragazza che lo ha lasciato, fuggire dalla monotonia di una vita che gli va stretta,
dalle vie di Prato, città in cui vive e che alimenta la sua agitazione. Vuole
immergersi nel vivace caos dei suoi pensieri e nella casualità dei suoi incubi,
diventare uno scrittore e intanto farà i conti con gli spettri che si celano
dentro di sé, con la vita che lo spinge a prendere scelte, solo per capire che
tipo di uomo vuole e può diventare. Dante vive in uno stato di costante
tempesta d'ansia, di selvaggia ribellione dai clichè della vita e dell'amore,
in continua lotta con un destino che pare già scritto, con una routine che lo
soffoca, in continua ricerca di uno spazio, di un momento per aprire le ali e
diventare l'uomo che sogna di essere.
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