Recensione - “Stalker Hunter”

“Stalker Hunter”
Di Matteo Traversa 
Editore: Link
Pagine: 216
Prezzo: euro 16,00
Data di uscita: 1 febbraio 2018

“Stalker Hunter” è un giallo/thriller che tratta un argomento che, come si può ben capire, è purtroppo assai attuale. Il titolo fa riferimento ad una agenzia creata dal protagonista, Lorenzo, che  ha deciso di aprire, spinto da motivazioni personali, per combattere il dramma subito dalle persone infastidite dagli stalker e ci verrà spiegato come mai è meglio affidarsi a lui piuttosto che ad altre sedi più competenti. Il libro tratta la vicenda di una sua cliente Melissa che si rivolge a lui per chiedere aiuto a causa di una persona che la importuna e la spaventa parecchio e pesantemente. Per Lorenzo è una nuova sfida, è una missione da vincere il prima possibile per liberare la sua cliente e salvarla dal “male”. All’interno del thriller si incontrano diversi colpi di scena, ma il maggior sobbalzo lo si fa nella seconda parte dove resteremo sorpresi e senza fiato per ciò che accadrà.
Matteo Traversa con una scrittura davvero molto scorrevole, piacevole e veloce, ci guida in questa avventura dimostrando grande capacità nell’intrattenere il lettore ed utilizza una terminologia consona all’argomento a tal punto che si riescono ad immaginare bene le varie scene e provare le sensazioni dei personaggi. La prima parte, forse, avrebbe avuto bisogno, secondo me, di qualche colpo di scena maggiore o, magari, di essere resa più forte, mentre la seconda è davvero ottima. Il suo libro lo consiglio perché a me è piaciuto e l’ho letto con molta facilità, adatto a questo periodo estivo in cui le storie che trattano questo genere sono molto gettonate ed inoltre lancia un messaggio contro il tremendo e spaventoso fenomeno dello stalker.
Lorenzo risulta essere una persona che ha fretta di agire, di arrivare alla conclusione degli impegni che si prende e, a volte, questo suo modo di muoversi gli fa commettere errori tra cui quello purtroppo di sottovalutare le persone ed, inoltre, sia lui che Melissa sono ottimi personaggi, descritti in modo avvincente con i loro misteri e le curiosità che lentamente l’autore ci fa conoscere rendendo tutta la storia appassionante ed intrigante.
Si apprezza molto il ritmo che Matteo Traversa ha voluto dare al suo primo libro, infatti scorre benissimo e si resta incollati alle pagine, proprio per questo motivo ci ho messo poco ad arrivare alla fine anche perché mi ero incuriosito da tutta la storia ed il mio desiderio di scoprire sia le vite segrete e le motivazioni dei due protagonisti ad agire in determinati modi, sia di capire se e come lo stalker sarebbe stato catturato, non mi hanno dato tregua fino alla conclusione. Nella seconda parte c’è poi davvero molta azione in più, un ritmo frenetico che coinvolge parecchio il lettore e rende il libro brillante ed assai godibile nel suo genere. Una lettura quindi che consiglio e che già dalla copertina ci introduce nell’argomento.
Concludo con un passaggio :

“ -Non potrai nasconderti in eterno, tu sei mia…- recitava il messaggio lasciato dallo stalker. Lorenzo si avvicinò allo specchio per esaminare meglio la scritta e realizzò con orrore che era stata prodotta col sangue. A prima vista lo avevo scambiato per rossetto, ma poi le gocce che erano colate in rossi rigagnoli lo avevano spinto verso la conclusione corretta”

Trama
Lorenzo aiuta le donne vittime di stalking, ricorrendo anche alla violenza per convincere i loro persecutori a lasciarle in pace. Una sera al suo ufficio si presenta Melissa, una giovane terrorizzata che richiede i suoi servizi. Lorenzo accetta, spinto in parte dalla somiglianza della ragazza con una persona cara del suo passato, e si mette immediatamente all'opera. Il caso si rivela però presto molto più complicato del previsto, in quanto lo stalker è inspiegabilmente sempre un passo avanti a lui.

Commenti

Post popolari in questo blog

Segnalazione - “Nina perché? 2– Tutti i perché di una bambina di tre anni”

Novità in libreria: “La Guida Tascabile per maniaci dei Libri"

Recensione - “Andiamo a vedere il giorno”