Recensione - “Provaci ancora Brancusi”


“Provaci ancora Brancusi”
Di Pietro Quadrino 
Editore: LFA Publisher
Pagine: 214
Prezzo: euro 16,50
Data di uscita: 18 gennaio 2018
  
Un libro particolare ed abbastanza originale dove l’autore si cuce addosso il protagonista. Infatti in Silvano Brancusi credo si possa riconoscere Pietro Quadrino che romanza un po’ la sua vita per dare forma ad una storia che indubbiamente funziona anche se a tratti è, dal mio punto di vista, un po’ lenta e leggermente ripetitiva, ma sicuramente affascinante specialmente per coloro che svolgono lo stesso mestiere del protagonista e nel quale possono magari ritrovarsi per alcuni aspetti della sua vicenda.
Brancusi ha indubbiamente carattere, sa ciò che vuole. Ama il suo lavoro, gli piace recitare e ci mette tutto se stesso nonostante diverse delusioni. Ama anche molto le donne e qui vengono  ampiamente raccontate le sue avventure sentimentali spesso, purtroppo, non costruttive, infatti  gli procurano tante sofferenze. Nonostante ciò lui procede la sua intensa esistenza, passo dopo passo. Lo si ammira per la sua tenacia, per la sua forza e per la passione innata che ha e che trasmette al lettore.
Questo romanzo è ricco di sentimenti di vario genere, per il lavoro, per l’amore. Di sfide che Silvano affronta in entrambi i campi fino a quando sarà costretto a sceglierne una e sarà, forse, la decisione più sofferta della sua vita che lascerà basiti chi non è della sua stessa opinione. Sarei curioso di scoprire la continuazione della sua vita dopo che ha optato per una delle due decisioni, sarebbe interessante capire se ha scelto giusto e come evolve la sua vita dopo questa prima parte molto rocambolesca.
Pietro Quadrino racconta molto bene il carattere del protagonista, se da una parte appare sicuro di sé, dall’altra si percepisce, e a volte si scopre per davvero, la sua debolezza ed insicurezza, ma c’è da apprezzarlo per la tenacia di rialzarsi e di andare avanti con maggiore grinta e forza, ed è ciò che si intuisce, secondo me, della figura di Silvano oltre alla sua grande profondità interiore. Inoltre è una persona con grande talento che viene messo a dura prova dagli eventi della sua vita.
Il romanzo scorre abbastanza, ma a volte mi è sembrato un po’ lento, come se l’autore avesse voluto scriverlo solo per se stesso e quindi con passaggi a mio avviso da sistemare. Ci sono per esempio delle pagine con canzoni scritte in inglese senza traduzione: avrei apprezzato maggiormente se ci fosse stata anche la parte tradotta. Sono scelte che si fanno, indubbiamente, come l’insistere su alcuni temi che rendono la storia un po’ pesante in alcuni punti. Come idea principale devo invece ammettere che mi è piaciuta, ci permette di immergerci nella realtà della recitazione tra gli alti e i bassi che essa porta con sé.  Mi ha fatto piacere conoscere l’autore tramite il suo personaggio che, probabilmente, ricalca un po’ la sua vita e quindi “Provaci ancora Brancusi” potrebbe essere una specie di sua autobiografia per presentarsi meglio al suo pubblico.
La scrittura è sicuramente interessante e coinvolgente, a parte appunto qualche parte che a mio avviso andrebbe sistemata, ma le emozioni riesce a provocarle, le sensazioni del suo protagonista arrivano e ci sono passaggi che risultano davvero piacevoli e poetici.
Concludo con il pezzo del libro che ho gradito maggiormente perché comunica e trasmette tantissimo al lettore:

“Volevo fare l’attore e non sapevo cos’altro avrei potuto fare della mia vita, il teatro era il regno del gioco e delle libertà. I momenti in cui mi sentivo più vivo, forse gli unici in cui mi sentissi veramente vivo, erano quando recitavo; lo sguardo della gente mi rigenerava, ero Silvano Brancusi al cento percento, ed ero anche qualcun altro: un guerriero, un vecchio, un travestito,  un dio, un animale. E quegli sguardi, quando non c’erano mi mancavano, mi mancavano terribilmente come un drogato che ha bisogno della sua dose” 

Trama
Silvano Brancusi è un giovane attore, scrittore e poeta, o almeno così è come si definisce lui nei sui momenti migliori. Scanzonato e irriverente, si ritrova catapultato ad Anversa, per seguire la compagnia del Grande Peter Frame, uno degli artisti contemporanei più talentuosi e controversi, che lo chiama a creare uno spettacolo colossale della durata di 24 ore. Ed è proprio durante le prove di quella folle creazione che Silvano incontrerà "la donna più bella del mondo". Parigi, Salonicco, Roma, Havana, Bruxelles, Milano, Berlino: dopo anni di fatiche, avventure e fallimenti, il 23 novembre del 2018 Silvano Brancusi si trova di fronte alla più importante decisione della sua vita: fermarsi e ritirare il premio che si è finalmente conquistato, o lasciare tutto e ricominciare daccapo

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