Intervista con l'autore: Angelo Izzo
Ciao e
buona giornata,
oggi è la
volta dell’intervista ad Angelo Izzo, autore del libro “Una scelta sbagliata”,
la cui recensione la potete leggere nel blog nella sezione appropriata, per poi
tuffarvi nelle sue interessanti risposte !!!
Angelo Izzo
è nato a Monza nel 1988 e vive a Eboli (SA). Diplomatosi tecnico geometra nel 2007, ha maturato una
lunga esperienza come batterista dei Monochromatic System, culminata con la
pubblicazione del disco Something To Die nel 2009. Una scelta sbagliata è la
sua prima pubblicazione.
1 – Come è
nata una storia così forte ed intensa?
La nascita
di “Una scelta sbagliata” è nata dalla voglia di voler raccontare qualcosa che
sentivo dentro, volevo che i miei pensieri e sensazioni prendessero vita
all’interno di ogni singolo personaggio della storia. Per quanto riguarda
l’intensità, invece, credo che sia figlia semplicemente nel mondo in cui
viviamo. Crudo, amaro ma allo stesso tempo ancora pieno di speranze.
2 – Che
sensazioni hai provato mentre scrivevi il libro?
Una
sensazione di disagio, di delusione, di sofferenza. Ero completamente assorto
dallo stato d’animo dei personaggi, ad un certo punto, quando finivo di
scrivere, dovevo aspettare un po’ prima di distaccarmi completamente dal
racconto. Lo sentivo addosso.
Molte
persone che hanno avuto modo di leggerlo, a fine lettura, mi chiesero se fosse
una storia vera, siccome le sensazioni all’interno sembrano reali.
Era proprio
quello che speravo di far arrivare ai lettori.
3 – Ripeti
spesso nei capitoli la frase “Una scelta sbagliata”: come mai questa decisione
che messaggio vuoi inviare in particolare?
È una sorte
di ritornello, un promemoria per il lettore. Quello che stanno leggendo è una
scelta sbagliata fin dall’inizio, o meglio, fin dal principio. Non devono
dimenticarlo mai.
4 – Hai
avuto ripensamenti circa il tema o le parole da usare?
Una scelta
sbagliata è nato con l’intento di usare un linguaggio scurrile, diretto, forte.
Senza troppi giri di parole e ronzii di fondo. “Come un pungo nello stomaco”,
anche il tema è stata una scelta ben precisa; un flusso continuo, la continua
coscienza del protagonista che vive nello sgomento di quelle scelte. Solo per
quanto riguarda il finale ho avuto qualche piccolo dubbio, ero indeciso se
terminarlo con un lieto fine oppure no. Tu sai cosa com’è andata J
5 – Nel
libro c’è anche una storia di amicizia seppure un pò problemanitca: quanto è
importante per te questo sentimento?
Importante,
fondamentale. L’amicizia è come l’amore verso qualcosa, va coltivato di volta
in volta, come un fiore. Non si può lasciarlo essiccare. Infondo viviamo di
rapporti, contatti, sensazioni, incontri. Siamo tutto questo.
6- Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul
tuo libro?
Ricordo di
averlo iniziato a scrivere prima di una Vacanza/Lavoro a Barcellona. Ero
entusiasta ma allo stesso tempo “spaventato” di cosa potessi trovare lì. Il
“rifugio” nella scrittura sicuramente mi aiutò a rilassarmi, anche perché,
prima di allora, non avevo mai scritto nulla. E’ nata davvero per puro caso la
stesura di questa opera, quasi per gioco.
7 –
Descrivi bene anche la psicologia dei protagonisti: come hai fatto ad entrare
nelle loro storie da riuscire a descriverli cosi bene?
Bella
domanda. Sicuramente la lettura e la cultura cinematografica hanno fatto sì che
riuscissi ad elaborare bene la psicologia dei personaggi, anche se, per dirla
tutta, non è stato affatto facile, anzi, a volte mi chiedevo se avesse avuto un
senso quello che stavo cercando di descrivere. Continui erano i dubbi, tante le
perplessità. E’ stata la parte del racconto che mi ha incasinato di più i
pensieri.
8 – Oltre
alla scrittura quali sono le altre tue passioni?
La musica,
in primis. Ho avuto il piacere di suonare come batterista, dal 2006 al 2010,
nei “Monochromatic Syestem, avendo avuto anche il piacere di pubblicare un
album dal titolo Something to die for.
E’ stata
un’esperienza fantastica, unica, volevo vivere di musica Poi si cresce, si
cambia e il cambiamento, spesso, porta con sé anche i sogni.
Un’altra
mia grande passione è viaggiare. Per fortuna ho avuto modo di visitare molti
luoghi in giro per l’Europa e ogni posto, città o luogo visitato, mi ha aiutato
a crescere sia emotivamente che culturalmente.
Viaggiare
apre orizzonti a noi ignoti. Lo consiglio a tutti J
9 - Quali sono i tuoi autori e libri preferiti:
puoi citarmene un paio?
Adoro Luigi
Pirandello. Non posso non citare, tra i miei titoli preferiti, “Il Fu Mattia
Pascal” e “Uno Nessuno e Centomila”; anche la scrittura e le tematiche di Fèdor
Dostoevskij mi fanno completamente impazzire, uno lavoro su tutti, “Delitto e
Castigo”. Strepitoso.
Per finire,
un contemporaneo: Chuck Palahniuk. Soffocare e Fight Club sono lavori unici, mi
hanno influenzato molto nella stesura del mio libro. Anche 1984 di Orwell è
genialità allo stato puro.
10 -
Sperando in un altro tuo libro, ti chiedo se puoi anticiparci qualcosa circa i
tuoi progetti per il futuro?
Sto
scrivendo, questo posso dirlo. Sarà un lavoro completamente diverso dal primo
libro. Sono entusiasta, carico è spaventato allo stesso tempo, anche se, devo
dire, che mi manca un poco toccare tematiche simili ad Una Scelta Sbagliata..
11 - Infine
una curiosità: qual è stato l'ultimo libro che hai comprato e/o letto?
L’ultimo
acquisto fatto è stato “Il Buio Dentro” di Lanzetta, mentre l’ultimo letto
“Sottopelle” di Matthias Graziani
“Il tempo è
la cosa più preziosa che abbiamo” è tu hai deciso di dedicarmelo, ti ringrazio
di vero cuore!
grazie mille a te di aver risposto alle mie domande
A presto
Gabrio
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