Il libro del giorno . “Aspettando Monsieur Bellivier”
Oggi vi
consiglio un libro che è uscito un po’ di tempo fa, quindi non è più la
classica novità degli ultimi 30 giorni, come invece risulta dalla foto che feci
appena usci.
E’ un libro
che va assaporato, leggendolo lentamente e gustandone tutta la sua
particolarità. A me attira molto e mi piacerebbe leggerlo.
“Aspettando
Monsieur Bellivier”
Editore:
Marsilio
Pagine: 363
Prezzo:
euro 18,50
Data di
uscita: 19 aprile 2018
Traduttore:
Laura Cangemi
Trama
«Aspetta
Monsieur Bellivier?» A questa domanda, posta quasi come una formula in codice,
Helena Folasadu, giornalista freelance seduta in un caffè di Parigi, dovrebbe
naturalmente rispondere di no. Non conosce l'uomo che le ha rivolto la domanda
e non conosce nessun Monsieur Bellivier, né tantomeno lo sta aspettando. Eppure
asseconda l'istinto e dice di sì, ritrovandosi a dover assolvere un incarico
piuttosto criptico, grazie al quale spera di realizzare uno scoop. Intanto
Mancebo, che sulla strada che porta al Sacro Cuore gestisce un piccolo negozio
di alimentari da cui affiorano i profumi delle spezie della sua terra nordafricana,
viene avvicinato da una donna che abita lì di fronte. Sarebbe disposto, in
cambio di un compenso, a spiare per lei il marito? Considerando che se ne sta
tutto il giorno seduto sul suo sgabello a osservare la gente che passa, nessuno
ci farebbe caso. Sorpreso della sua stessa decisione, Mancebo accetta, e da
quel momento comincia a guardare quello che accade fuori dalla porta del suo
negozio con occhi diversi, interrogandosi sulle persone a lui più vicine, a
partire dalla sua grande famiglia carica di segreti ingombranti. Nella sua
nuova veste di detective, incontrerà - tra gli altri - diversi bambini a caccia
di taccuini cinesi, un anziano e stravagante signore tormentato dai ricordi,
uno scrittore forse fedifrago, e tutte le persone e cose che attraversano la
loro strada, compresi diversi mazzi di fiori e un numero imprecisato di
sigarette. Quando le missioni di Helena e Mancebo finiranno per incrociarsi,
una volta risolto il mistero e dispersa la nebbia di menzogne in cui erano
rimasti avviluppati, i due capiranno che forse, per fare tesoro delle proprie
esperienze, non è necessario vivere qualcosa di travolgente.
Uhh l'ho visto in giro e mi ispirava un po'!
RispondiEliminaPrima o poi spero di leggerlo !
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