Recensione - “Vittoria”
“Vittoria”
Editore:
Feltrinelli
Collana: I
Narratori
Pagine: 272
Prezzo:
euro 15,00
Uscito il
19 aprile 2018
Questo
nuovo romanzo di Barbara Fiorio, è indubbiamente molto carino e ci intrattiene
con la vita della sua protagonista che dà il nome al titolo: Vittoria. Un nome
importante, forte e pieno di energia anche quando i momenti che la vita le
riserva non sono del tutto positivi. Infatti si troverà ad affrontare non uno,
ma ben due problemi, quello amoroso e quello in campo lavorativo, ma se
inizialmente la disperazione sembra farsi strada in lei, riuscirà, grazie anche
all’aiuto di alcune persone che ha vicino, a cambiare rotta e vivremo i suoi
diversi ed interessanti cambiamenti. Durante la lettura verremo coinvolti,
pagina, dopo pagina, capitolo, dopo capitolo, nelle sue nuove avventure e
vicende che ogni giorno la nuova vita, che si sta costruendo, le riserverà. E’
un libro positivo, incoraggiante che ci insegna a non arrenderci, neppure
quando ci
sembra che non ci sia una vita d’uscita, quando ormai, magari anche
per l’età, pensiamo erroneamente che è impossibile tornare a sorridere e a
stare bene. La vita ci sorprende sempre, da un giorno all’altro potremmo
infatti scoprire una nuova via da seguire, una nuova strada che non pensavamo
fosse possibile imboccare e che, invece, risulta essere la nostra salvezza.
Dentro di noi abbiamo varie passioni e dovremmo lasciarci andare, ascoltarle e
con un pizzico di coraggio inseguirle, osare, rischiare specialmente se ormai
non abbiamo più molto da perdere.
Vittoria
infatti accanto al suo amore per la fotografia, che sembra mettere momentaneamente
da parte per colpa di Federico, scoprirà anche di essere una donna in grado di
leggere i tarocchi e lo farà comunque a modo suo ed è la particolarità, la
sorpresa piacevole, secondo me, di questo libro. “Sbaglia chi pensa di leggere
il futuro nelle carte: le carte fotografano il presente e suggeriscono ipotesi”.
L’entusiasmo che lei riversa in queste carte per aiutare le persone è davvero
un qualcosa di meraviglioso, che scalda i cuori, che ci fa sorridere e ci
invoglia a non arrenderci come lei stessa cerca di fare. Andare avanti per
qualcosa di meglio. Andare avanti per ricostruire una nuova emozionante vita.
Per ritrovare nuove soddisfazioni, nuova energia e tornare a sorridere. Non
sarà facile, ma solo le cose difficili, una volta superate, sono sempre le
migliori e ci infonderanno più sicurezza e ci faranno sentire più forti. La
parola magica di questa storia, che entra nella vita di Vittoria è: “fotomanzia”.
Vi invito a leggere il libro e a farvi trascinare dalle belle emozioni e
sensazioni che provoca questa “attività”. E’ sicuramente un qualcosa di
illuminante, a me, infatti, ha procurato questo effetto.
Inoltre la
scrittura di Barbara Fiorio è molto delicata, intensa e fresca. Scrive in un
modo moderno, interessante ed in alcuni momenti ci fa sorridere. Riesce a
coinvolgerci in modo piacevole e trovo simpatica l’idea dei vari elenchi che
ogni tanto ci sono alla fine di alcuni capitoli. Ho anche apprezzato molto
quando viene citata Sylvia Plath che adoro.
“Vittoria”
è un inno alla vita, è un libro che vi consiglio, per una piacevole lettura e
per conoscere questa donna che non si arrende, ma che cerca di riconquistarsi
un posto nel mondo e di uscirne vittoriosa.
Concludo
riportando, qui sotto, un passaggio tra quelli che ho preferito:
“Quello che
comunichi lo elabori bene, prima, per quello è solido e pronto ad affrontare le
intemperie. E sei sempre disposta a imparare. Lui sembra riprodurre ogni volta
lo stesso meccanismo, mentre tu impari, evolvi, cresci. Sei sempre stata così”
Trama
Vittoria
non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e di certo
non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un’amica
che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese di quarantasei anni con alle
spalle alcune pubblicità di successo, Vittoria è sempre riuscita a navigare tra
le difficoltà della vita, sostenuta da un valido bagaglio di buon senso, dall’ironia
e dal suo grande amore: Federico. Quando
però lui se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le
crolla addosso. Disorientata e in piena crisi creativa, Vittoria si ritrova al
contempo senza compagno, senza lavoro e con l’angoscia di non sapere più cosa
le riserva il futuro. A corto di opzioni e di soldi per pagare le crocchette a
Sugo, il suo fidato gatto, finirà per fare quello che ha sempre disdegnato e
che, suo malgrado, le riesce benissimo: leggere i tarocchi a una platea di
anime gentili che, come lei, hanno il cuore spezzato. Tra la carta dell’Eremita
che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party
lisergico, ritroverà anche la creatività, scattando fotografie ai suoi clienti
e arrivando a inventarsi una nuova professione: la fotomanzia. Così, senza
rendersene conto, tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda,
trovando la forza di rialzarsi, di dare agli altri e di credere in se stessa.
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