Recensione - “Una scelta sbagliata”


“Una scelta sbagliata”
Di Angelo Izzo 
Editore: Scatole Parlanti
Pagine: 123
Prezzo: euro 9,90
Uscito il 16 giugno 2017

Quanti di noi nella propria vita hanno compiuto scelte sbagliate? Penso che a chiunque sia successo almeno una volta di fare un errore del genere. Lo stesso accade al protagonista del romanzo di Angelo Izzo “Una scelta sbagliata”. E’ la storia di una grande amicizia, quasi fraterna, di due ragazzi che, per motivi diversi, vivono alla giornata in modo non proprio consono, anzi direi a volte distruttivo ed assolutamente terribile con risvolti spesso tragici e pericolosi per entrambi e per chi viene a contatto con le loro vite.
E’ sicuramente  un libro molto forte sia nella storia che, in alcuni casi, nella terminologia, ma è giusto che sia così perché rende tutto molto più reale e purtroppo tristemente attuale. Non voglio anticiparvi nulla di altro per non rovinarvi la lettura. Nessun altro dettaglio circa la storia perché il libro ha un suo fascino se lo si legge senza sapere troppo della vicenda, ma semplicemente ciò che vi ho appena scritto. I due ragazzi vi colpiranno molto sia per il loro carattere aggressivo, che  per la loro situazione a volte molto difficile ed inoltre scoprirete il loro lato psicologico poiché sono ben descritti dall’autore, tanto da farceli immaginare realmente.
La scrittura di Izzo è molto fluida, precisa, senza tanti giri di parole arriva direttamente dove vuole portarci, coinvolgendoci, perché ha la capacità di farci percepire la sofferenza dei personaggi, le situazioni da loro vissute e di coloro con cui entrano in contatto.
La terminologia che usa è, a volte forte, diretta e colpisce come un coltello nel cuore. Indubbiamente non è un libro adatto a chiunque, ma occorre essere forti. Alla fine però si resterà soddisfatti dall’interessante prova dell’autore che è riuscito a scrivere un libro con un tema del genere, senza cadere in sbavature, in frasi scontate o banali, ma anzi tutto è narrato nel modo giusto, infatti il libro lo promuovo perché ha raggiunto l’obiettivo che ricerco sempre nelle mie letture: mi ha emozionato. Badate bene che emozionare non vuole dire sempre provare belle e piacevoli emozioni, ma dal mio punto di vista significa anche coinvolgere, commuovere impressionare e turbare ed è tutto ciò che successo in me. Complimenti ad Angelo Izzo. Interessante specialmente la seconda parte in cui si viene coinvolti maggiormente dal protagonista ed in cui entra in scena, in modo più profondo, anche un altro personaggio, una donna e la sua grande forza. Questa parte del libro è secondo me più psicologica e l’ho trovata intensa e significativa.
Un’ultima segnalazione: spesso nel romanzo viene ripetuta la frase “una scelta sbagliata” ciò, a mio avviso, è un modo per rendere la storia più forte, per trasmetterci un segnale, un avvertimento cioè di stare attenti nella vita alle scelte che prendiamo, come decidiamo di agire e sulle azioni che compiamo.
Di questo libro non vi segnalo nessun passaggio per non rovinarvi la storia che vi invito davvero a leggere, perché ogni tanto un libro di questo genere deve essere assolutamente letto.
Vi voglio solo riportare un pensiero dell’autore cha pubblicato sulle prime pagine e che ho trovato di una bellezza e di una verità straordinaria e che è perfetto con il libro

“Il tempo cammina, passa, cambia ma non si ferma mai.
Le estati diventano autunni, gli autunni inverni
e gli inverni primavera.
E noi restiamo qui, con la speranza
che qualcosa possa cambiare anche per noi,
 che la speranza rimanga
l’ultima a tramontare”

  
Trama
Due ragazzi, due destini che si incrociano. Da un lato un animo puro, contaminato dalla voglia di ribellarsi alle ipocrisie di una famiglia facoltosa ma egoista; dall'altro, un giovane spinto dalla necessità di uscire dal buio di un'esistenza ai margini. La vita che scelgono li porta a crescere troppo in fretta, a diventare pedine su uno scacchiere fuori dalla legge nel quale non possono far altro che smarrirsi, tra eccessi chimici e carnali. Quando uno dei due si macchia di un crimine abietto, entrambe le esistenze vengono irrimediabilmente stravolte. La detenzione diventa un bivio, un punto di riflessione per il protagonista che riesce a inquadrare i propri sensi di colpa e a risollevarsi, rimettendo in gioco valori che credeva ormai perduti. Fino a un ultimo, grande confronto con i demoni del suo passato: il faccia a faccia con la responsabilità di quella scelta. Una scelta sbagliata.

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