Recensione - “L'ho fatto per te”
“L'ho fatto
per te”
Di Laurent Scalese
Collana:
Mistéria
Pagine: 336
Prezzo:
euro 14,90
Uscito il
19 aprile 2018
Traduttore:
Amanda Schüpbach
Una
copertina cosi bella, di cui mi sono innamorato immediatamente, che accompagna
una trama molto intrigante, non ha deluso le mie alte aspettative. Non sempre
un abbinamento del genere “cover+storia” vanno di pari passo, ma stavolta sì e
sono rimasto molto soddisfatto di aver letto questo bellissimo thriller con
pennellate di giallo. Partirei subito col raccontarvi del protagonista: Samuel
Moss, che indubbiamente è la parte forte del libro, in quanto il suo
personaggio lo amerete subito perché è un tipo molto particolare, insegna
criminologia ed è un detective davvero in gamba. Simpatico, impiccione e sempre
attivamente presente, molto attento ad ogni singolo dettaglio. Mi ha ricordato
alcuni importanti e famosi personaggi: Hercule Poirot, Sherlock Holmes ed in
certi momenti aggiungerei anche il Tenente Colombo. E’ indubbiamente un uomo
geniale e rende avvincente tutta la storia. Oltre a lui anche gli altri
personaggi lasciano il segno. Come la sua collega Cheyenne Calvera, con una sua
drammatica storia personale, che fatica a stare dietro a Moss ed al suo modo
puntiglioso e preciso di lavorare: “E’ sfiancante parlare con lei” gli dice durante una loro chiacchierata. Moss è un
mito !!!
Il libro è
un fiume in piena, vi assicuro che una volta che lo inizierete e vi imbatterete
subito in un colpo di scena, non ve ne staccherete più. La bravura di Laurent
Scalese è quella di riuscire a coinvolgere totalmente il lettore nello scoprire
l’assassino di Jade Grivier , fornendogli tutti i particolari e i mezzi per
mettere insieme le varie informazioni e le prove della vicenda. Ebbene sì una
volta arrivati alla fine resterete incantati dalla bellezza del puzzle, in cui
tutti i pezzi si saranno incastrati perfettamente.
Questo
libro è estremamente avvincente, mi è piaciuto tantissimo, mi sono appassionato
ai personaggi in particolare a Samuel Moss, che già mi manca. Il suo modo
particolare di lavorare, la sua attenzione maniacale per i dettagli, perché
“sono sempre i dettagli che fanno la differenza” il suo essere presente quando
meno te lo aspetti, quasi fastidioso per le persone che prende di mira, “E’ più
difficile sbarazzarsi di lei che di un chewinggum incollato alla suola” gli
dice infatti uno dei personaggi, lo rendono indimenticabile. Sono certo che
colpirà pure voi e lo adorerete. Oltre a lui, che secondo me è fenomenale,
anche tutta la storia è costruita perfettamente, tutto affascinante, non c’è una
nota stonata, non una sbavatura e, capitolo dopo capitolo, si arriva alla
soluzione del mistero, ed in particolare il movente, vi lascerà sbalorditi,
verrete sfidati durante la lettura quindi preparatevi. Prima di tutto correte a
comprare la vostra copia del libro e poi non perdete un attimo, mettetevi
subito a studiare il caso ma attenzione: 1 il crimine perfetto esiste; 2 il
criminale perfetto non esiste; 3 L’investigatore non deve quindi concentrare i
suoi sforzi sul crimine ma sul criminale. Cosa nasconde tutta la vicenda e come
mai, se non dovesse trattarsi di suicidio, è stato compiuto l’omicidio? Domande
che vi suoneranno nella testa nel corso di tutta la lettura intanto che
analizzerete l’intera vicenda grazie ai vari dettagli che piano, piano vi verranno
forniti, come degli ingredienti indispensabili per cucinare una buonissima
torta.
Sarete in
grado? Io non ho mollato fino alla fine, sono rimasto letteralmente entusiasta
di tutto la vicenda, mi ha coinvolto talmente tanto che vorrei rileggerla per
gustarmi la storia con occhi diversi e catturarne ogni sfumatura !!!
“Non posso
vivere senza scrivere.
Che quelli
che mi amano mi perdonino.”
Jade
Trama
Esiste il
crimine perfetto? Samuel Moss dice di no, e ha appena finito di spiegarlo ai
suoi studenti del corso di Criminologia dell’università di Lazillac, quando
viene contattato dalla commissaria di polizia del paese. Jade Grivier, editrice
e scrittrice di enorme successo ma vittima di un terribile blocco creativo, si
è suicidata nella sua villa. La commissaria però non è convinta si tratti
davvero di suicidio, e vuole chiedere proprio a Moss di indagare sul caso.
Samuel è un uomo stravagante, dalle molteplici manie ossessive, ma è anche un detective
geniale, e si accorge immediatamente che la tesi del suicidio non sta in piedi.
Provarlo, però, sembra impossibile: non c’è un movente credibile e tutti gli
indiziati hanno un alibi di ferro. È stato commesso davvero il crimine
perfetto?
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