Recensione - “Giaguari invisibili”
“Giaguari
invisibili”
Collana:I
Narratori
Pagine: 288
Prezzo:
euro 16,00
Uscito il 5
aprile 2018
“Giaguari invisibili” è uscito da poco in libreria, ma ha catturato immediatamente la mia attenzione, sia per la
trama che riguarda una storia giovanile,
sia perché l’autore è un giovanissimo ragazzo di soli 18 anni e ciò mi ha incuriosito parecchio. Quindi, non appena ho avuto l’occasione di leggerlo, non ho atteso un attimo, ma mi sono
immediatamente fatto coinvolgere dal romanzo di Rocco Civitarese. Devo
ammettere che è in gamba, la sua scrittura è fresca, coinvolgente ed originale.
Ho apprezzato moltissimo il suo modo di raccontare le avventure dei tre
protagonisti : Pietro, Giustino e Davide e delle loro ragazze oltre ai vari
amici e rivali che partecipano alla storia.
Sono molti
i sentimenti che si provano durante le pagine, ci si immerge nel mondo
giovanile con i loro problemi, le loro sofferenze, le amicizie e le liti, le
loro avventure amorose non sempre facili, ma a volte struggenti. E’ bello
leggere tutto ciò attraverso gli occhi sinceri ed onesti del suo autore.
E’ un libro
che permette ai giovani di apprezzarlo perché fa parte del loro mondo e quindi
si sentono coinvolti ed, invece, chi ha più anni come me, lo legge volentieri per
assaporare, magari, vecchi ricordi della gioventù. Per me è stato come un tuffo
nel passato, seppur ovviamente le vicende in molti casi erano diverse, ma
avendo magari amici che le hanno vissute mi ha fatto tornare alla mente vecchi pensieri ormai sopiti.
I capitoli
brevi e veloci fanno gustare appieno le vicende, il ritmo brillante permette di
appassionarsi ed affezionarsi ai protagonisti. Si assiste da spettatori alle varie vicende, alla
crescita interiore dei tre e alle loro cadute, ai passi che fanno per rincorrere
le loro passioni, o per raggiungere i loro obiettivi seppure a volte con delle
difficoltà o con qualche indecisione e non sempre impegnandosi del tutto, ma mi è
piaciuto notare che comunque hanno dei sogni, degli interessi, mentre purtroppo non
è sempre così per i ragazzi della loro età (a volte anche per gli adulti ed è
anche peggio) . Ovviamente all’interno della narrazione, l’amicizia tra i tre giovani protagonisti ha un ruolo
importante e non sempre è
senza intoppi e difficoltà, ma anzi le liti e le discussioni sono a volte
presenti.
Rocco
Civitarese ci permette, quindi, di entrare nel suo mondo e, in quello dei
ragazzi della sua generazione, dalla porta principale facendoci partecipare
alle varie avventure e disavventure e lo fa con grande umanità, sincerità e senza giri di parole scrivendo un romanzo davvero originale nel suo genere e
moderno, usando anche un linguaggio senza troppi filtri. Penso che sia un libro
che potrebbe finalmente permettere ai giovani, che purtroppo leggono poco, di
avvicinarsi alla lettura, quindi lo consiglio assolutamente specialmente a loro
: leggetelo !!!! E magari grazie a Rocco, si appassioneranno ai libri e ciò sarebbe davvero stupendo!
Inoltre
credo che anche i genitori e gli adulti facciano bene a leggerlo, perché
capirebbero meglio i propri figli che a volte sono sfuggenti o silenziosi, ma
che invece hanno, dentro se stessi, un mondo, che palpita di passioni e di
interessi, trovando magari il modo di aiutarli !
Concludo
con una frase, breve, ma intensa che ho adorato tra quelle all’interno del
libro:
“Chicchi di
positività cominciarono a fioccargli nell’emisfero sinistro del cervello”
Trama
Pavia.
Pietro, Giustino e Davide sono iscritti all'ultimo anno di liceo. Vivono quel
momento irripetibile in cui si deve scegliere il proprio futuro, però a
comandare sono i primi amori, la scoperta del sesso, il semplice fatto di
essere diciottenni. La loro è l'età inquieta e meravigliosa, senza compromessi:
tutto pare a portata di mano, ma anche pronto a sfuggire per sempre. Giustino,
che da anni sta insieme a Laura, sogna di fare il fumettista, però non si
applica davvero; Davide, detto Golia, è un buon giocatore di basket, ma sulla
sua strada incrocia la disinibita Lucilla, una distrazione irresistibile. E
Pietro teme di fallire il test di Medicina, dovrebbe studiare, invece i suoi
neuroni non fanno che ammutinarsi appena compare Anna Pettirosso. I tre amici,
infatti, sono spavaldi e cinici quando si tratta di rapporti con le ragazze,
fragili e spaventati quando entrano in gioco speranze e sentimenti, proprio
come Anna, Laura e Lucilla - ragazzi e ragazze di una generazione che ha paura
di sognare e tuttavia non può farne a meno. È un mondo che pulsa davanti ai
nostri occhi e in cui entriamo grazie allo sguardo e alle voci interiori dei
protagonisti, che irrompono nella narrazione come un gioco di opposti desideri
(spesso con effetto comico), fra attrazioni e separazioni, insicurezze e
gelosie, partite di pallacanestro e feste notturne, baci improvvisi e risse.
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