Intervista all'autore : Maurizio Castellani
Buongiorno
a tutti voi,
dopo la pausa di Pasqua tornano le interviste agli autori. Quella che vi propongo questa volta è stata
fatta allo scrittore Maurizio Castellani di cui trovate pubblicata, nel blog, la
recensione del suo libro “Vendemmia rosso sangue”, vi invito a
leggerla se ancora non lo aveste fatto prima di immergervi nelle domande e
risposte qui sotto !!!
“La
ventiquattrore Delitto in albergo, è il suo primo racconto giallo dove la trama
delittuosa si mescola a comicità e ricette di cucina. Recensito dal famoso
sociologo F. Alberoni, ha vinto il Primo Premio Nazionale di Narrativa nel 2016
“La città di Murex” e nel luglio del 2017 il primo premio della XIII edizione
del concorso “Io scrivo”
A giugno
del 2017 ha
pubblicato con la casa editrice Carmignani, un breve romanzo giallo, dove il
personaggio principale è il Commissario Bertini della Questura di Pisa.
A novembre 2017 ha pubblicato con Il
foglio letterario Editore un breve romanzo giallo – La seconda indagine del
Commissario Bertini “Delitto al Book Festival”.
A dicembre 2017 ha pubblicato con
Porto SecuroEditore un breve racconto, che fa parte di un antologia da titolo “
Je t’aime… Moi non plus” che parla del primo amore visto dalla parte degli
uomini, un racconto, così come tutta l’antologia, veramente ironico.
“Vendemmia
rosso sangue – Lo strano caso del morto che parla” pubblicato il 27 ottobre del
2017,è il suo secondo romanzo giallo dove Marco Vincenti (protagonista del
primo romanzo) indaga su una misteriosa morte insieme ai suoi due amici e al
Maresciallo Bevacqua. Toscana, comicità e ricette di cucina fanno da contorno
al piatto forte, ovvero al giallo.
1 – Se ce
ne sono state, che difficoltà hai incontrato durante la stesura del libro?
A dire il
vero, nessuna; mi diverto a scrivere, e il tutto vola via che è un piacere.
2 – Sei al
secondo libro giallo, come è nata la tua passione per questo genere letterario?
Ho sempre
letto romanzi gialli, ho iniziato a 18anni e il mio primo giallo fu Assassino
sull'Oriente Express di Agatha Christie, e nei successivi 40 anni ho continuato
a leggerli assiduamente. Poi una mattina mi sono svegliato con la
consapevolezza di aver acquisito quelle tecniche necessarie affinché potessi
cimentarmi e mettermi a scrivere un racconto giallo, e parlo di tecniche a
riguardo di “ tensione letteraria”, la deduzione logica, lo spirito di
osservazione, l’induzione e l’abduttivo, e semplicemente mi sono messo a
scrivere, era il gennaio del 2015. E così ho iniziato, poi sono stati gli
altri, la gente comune, che dopo averlo letto, incominciavano a sostenermi e a
dire che gli piaceva il modo in cui scrivevo.
3 – Ti sei
occupato personalmente anche di scegliere la copertina ed il titolo? E'
avvenuto prima o alla fine della stesura del libro?
Si, la
copertina l’ho progettata io, però alla fine della stesura del manoscritto,
insieme al titolo. Il sottotitolo “La strana morte di un morto che parla” me lo
ha suggerito un mio carissimo amico che ha svolto anche il compito di
correttore di bozze.
4
–Scrivere un giallo non è sempre facile perché alla fine tutto deve tornare:
come progetti in genere la tua storia?
La storia
nasce nella mia mente e la vedo come se fosse un film, poi inizio a scrivere e
ripasso i fotogramma uno per uno. Spesso torno indietro per verificare se tutto
torna, se tutto è perfetto, date, incontri, indizi, e così via. Poi lo faccio
leggere a mia moglie che funge pazientemente da cavia, e se mi da il via,
riprendo la lettura dall’inizio e incomincio a “pulirlo”. Faccio passare almeno
due settimane, lo rileggo, e poi lo passo al correttore di bozze.
5 – Trovo
che i personaggi siano davvero molto ben caratterizzati e simpatici: come sono
nati ?
Il
personaggio principale è nato dalla mia passione per alcuni autori, ovvero per
i loro personaggi, quali: Edgar Allan
Poe con il suo Auguste Dupin - Agatha Christie, con i personaggi di Miss
Marple, Poirot, ma anche i suoi personaggi minori come Tommy e Tuppence o
Parker Pyne - Arthur Conan Doylecon il suo Sherlock Holmes - Simenon, e il suo
Commissario Maigret. Ma non solo, Manuel Vázquez Montalbán, con il suo
investigatore, Pepe Carvalho -Camilleri e il suo Montalbano.
Ecco da
tutti loro ho estratto un po’ di dna, poi da buon toscano, l’ho reso ironico e
introverso. Gli altri personaggi li ho presi dalla realtà, nel senso che ho
osservato la gente comune e i loro comportamenti a riguardo dell’amicizia,
dello strato sociale in cui vivono. E poi li ho fatti incontrare.
6 - Ci puoi
raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Quando
terminai il secondo romanzo giallo era il mese di maggio 2016 (il terzo l’ho
terminato a dicembre 2017) e ritenevo di aspettare a pubblicarlo per capire
come sarebbe andato, commercialmente parlando, il primo; nel frattempo il mio
amico correttore di bozze ci aveva lavorato su e a fine giugno era già pronto
(poi pubblicato a fine ottobre 2017); circa quattro mesi dopo mi chiama il mio
amico e mi fa: “.. ma te sei un veggente” al che gli rispondo “… ma di cosa
stai parlando?”. Insomma mi manda un articolo di giornale e rimango sbalordito.
Il fatto raccontato nel romanzo giallo, si era avverato. Scusate ovviamente per
non svelarvi quale questo sia altrimenti…
7 – Ti
piacerebbe scrivere anche un altro genere e se sì quale?
Ho scritto
un breve racconto sul primo amore, quello visto con gli occhi dei maschietti,
mi era stato richiesto da una casa editrice – Porto Securo Editore di Firenze;
Non solo lo ha pubblicato a dicembre del 2017, ma ha avuto anche un po’ di
successo. Quindi la risposta è: chissà, mai lasciare nulla al caso.
8 – Oltre
alla scrittura quali sono le altre tue passioni?
La
famiglia, il mare e la cucina, pensa l’altro giorno ho fatto le lasagne, circa
due chilogrammi tra pasta, ragù e besciamella. Ovviamente, in quattro, dopo
mezzora non era rimasto altro che il contenitore.
9 - Quali
sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
In parte li
ho già elencati, quando mi hai chiesto come nasce il personaggio, gli altri
sono:
10 -
Sperando in un altro tuo libro, ti chiedo se puoi anticiparci qualcosa circa i
tuoi progetti per il futuro?
Il mio
futuro è abbastanza vicino, nel senso che tra giugno e luglio 2018 sarà
pubblicato un mio nuovo romanzo giallo ambientato a Dakar, dove il commissario
Luschi, ormai in pensione, si è trasferito per un miglior clima e per un
maggior benessere economico…”…con la pensione farò la vita da nababbo…”. Lì
rincontrerà un commissario senegalese che aveva conosciuto in Italia, e con lui
inizierà ad indagare su un omicidio, anzi tre.
Mentre a
fine settembre, inizio ottobre sarà pubblicata la terza indagine di Marco
Vincenti e dei suoi due amici Piero e Andrea. Questa volta il mistero sarà…
all’ombra delle terme.
11 - Infine
una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Ultimamente
ho comprato “Cuccioli” di De Giovanni, ma non l’ho ancora letto perché ho
ancora una pila di autori emergenti che devo terminare.
Grazie di aver risposto alle mie domande
A presto
Gabriele
Commenti
Posta un commento