Recensione - “I figli del male”
Di Antonio
Lanzetta
Editore: La Corte Editore
Editore: La Corte Editore
Pagine: 356
Prezzo:
euro 17,90
Uscito il
15 marzo 2018
Caspita!!!
Ebbene sì, una volta che ci si immerge in questo secondo lavoro di Antonio
Lanzetta, è proprio questa una delle esclamazioni che si esprime. Dopo il suo
straordinario libro di esordio “Il buio dentro” ero molto curioso di leggere il
suo secondo e devo ammettere che è riuscito a sorprendermi positivamente e vi
spiego perché.
Si tratta
sempre di un grande e potente thriller, che non lascia respiro. Una trama fitta
con diversi personaggi. Non è stato per me un libro facile, ma anche per questo
l’ho amato e mi è piaciuto. Scrivo ciò perché mi ha messo duramente alla prova,
positivamente parlando, provocandomi un grande interesse e sfidandomi durante
la lettura. Infatti la particolarità di questo thriller è, indubbiamente, la
presenza di ben tre spazi temporali ed è un qualcosa che stuzzica il lettore, lo coinvolge e lo incuriosisce, mantenendo vivo il suo interesse, almeno è
stato cosi per il sottoscritto e sarei curioso di sapere anche un vostro
parere. Un lavoro del genere non è semplice da scrivere, perché alla fine
occorre che tutto torni, è necessaria una grande abilità nel non perdere il
filo delle storie e Lanzetta dimostra grandi capacità descrittive e narrative.
Un libro a
volte forte, intenso e sconvolgente, che mi ha saputo prendere davvero e si è
fatto leggere in pochissimo tempo. Infatti ero curioso di conoscere l’evolversi della
storia e le sorti di alcuni personaggi.
Uno dei
temi, che ho apprezzato molto, è quello dell’amicizia che non mi
sarei aspettato da un libro di questo genere, da un thriller, ed invece mi ha
colpito positivamente specialmente in alcuni passaggi, lasciandomi sorpreso.
I capitoli
si alternano con le varie storie che avvengono in due differenti tipi di
passato e nel futuro. Quella che ho apprezzato maggiormente e che più mi ha
coinvolto è la vicenda narrata nel presente che ho trovato molto avvincente.
Sono storie legate tra di loro, ovviamente, ma è molto interessante questo loro
alternarsi che ci fornisce la possibilità di capire meglio i personaggi e tutto
l’intero libro tenendoci vigili. Occorre attenzione nel leggere “I figli del male” e per chi ama questo
genere di thriller troverà sicuramente “pane per i suoi denti”, una vicenda in
cui dovrà impegnarsi e mettercela tutta, ma gli garantisco che, una volta
concluso, resterà molto soddisfatto ed entusiasta di averlo letto !!!
Nel thriller
ritorna un particolare “ritornello” che stuzzica la nostra curiosità e provoca
in noi il desiderio di scoprire a cosa si riferisca, al significato che possano
avere queste parole:
“Vede lui
dentro al buio,
nel sangue
e nella carne.
Della terra
i figli seguiran
Il sentiero
di verità ch’è nero.”
A questo
punto lancio a voi la sfida di leggerlo e di tuffarvi in questo particolare
thriller. Mettetevi anche voi alla prova, sfidatevi !!!
Trama
È ancora
notte quando Damiano Valente viene svegliato da una telefonata e in pochi
minuti si ritrova sulla scena di un crimine atroce e inspiegabile: davanti ai
suoi occhi un uomo con la gola tagliata, riverso in un’auto su una spiaggia
vicino Castellaccio. Sporco di sangue e conficcato nella ferita, un biglietto
con un messaggio contenente solo due parole: Lui vede.
Damiano, lo
Sciacallo, uno scrittore diventato famoso ricostruendo i casi di cronaca nera
nei suoi libri, aveva promesso di non farsi più coinvolgere, di non scrivere
più. Per dimenticare. Per sfuggire a un passato di morte e sangue che invece
continua a tormentarlo.
Ma gli
incubi non sono finiti e lui non può tirarsi indietro. Anche perché il suo
amico Flavio viene inghiottito dal buio, mentre cerca di aiutare una paziente
della clinica psichiatrica in cui lavora.
Quale può
essere il collegamento?
Per
scoprire la verità Damiano dovrà tornare indietro fino al 1950, nel suo Sud
profondamente segnato dalla guerra e dal regime fascista.
Sono gli
anni del giovane Mimì e del suo amore per Teresa. Gli anni del piccolo Tommaso
e del pomeriggio in cui ritrova il corpo martoriato di un bambino sulla riva di
un fiume.
Gli anni in
cui tutto ebbe inizio.
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