Intervista all'autore: Giuseppe M. Todaro
Amiche ed
amici del blog, vi propongo la nuova intervista con l’autore,
Questa
settimana è la volta di Giuseppe Todaro che ha gentilmente risposto alle mie
domande, alcune delle quali riguardano anche il suo affascinante libro “Il demone di Praga”.
Vi invito ad andare a leggere la recensione sul blog (nel caso in cui non l’aveste fatto) e poi di tornare qui per immergervi nelle domande e risposte !
Vi invito ad andare a leggere la recensione sul blog (nel caso in cui non l’aveste fatto) e poi di tornare qui per immergervi nelle domande e risposte !
1 – Come è
nata l’idea di scrivere un romanzo di questo genere e così ben dettagliato con
anche cenni storici?
Come spesso
succede, la storia nasce da un viaggio, ovviamente a Praga. Come ogni
appassionato di storia, avevo fatto ricerche approfondite, soprattutto sulle
leggende di Praga, per poi visitare i luoghi di quelle leggende, la città
vecchia con i suoi vicoli suggestivi e i rioni più antichi. Mentre giravo per
quei luoghi ho cominciato a pensare ad una storia che potesse unire leggende ed
eventi storici. È così che cominciò a prendere forma il romanzo.
2 – La
storia è molto intensa e ci sono alcune scene anche forti: che cosa hai provato
mentre le scrivevi?
È stato
impossibile per me non immedesimarmi completamente nel protagonista, per cui
ogni sua emozione era una mia emozione e soprattutto durante la correzione del
romanzo ho cercato di soffermarmi sulle parti più intense, quasi a volerle
vivere sulla mia pelle quelle esperienze e renderle vere agli occhi del
lettore.
3– Come ti
sei avvicinato al tema narrato che comprende un mondo molto particolare?
C'è da dire
che i temi sono diversi, perché da un lato c'è la lotta continua tra istinto e
umanità e dall'altro c'è la ricerca del bello e tutte e due vengono
sintetizzati dal tema dell'esoterismo. Infatti, il romanzo può essere letto
completamente in chiave esoterica, non solo per i tanti riferimenti a riguardo,
ma perché la storia di Jan è un cammino alla ricerca della "verità",
passando dalle profonde oscurità della mente, per poi percorrere una lente e
difficoltosa purificazione, alla ricerca dei mezzi per raggiungere l'umanità.
L'esoterismo
è un tema che mi affascina moltissimo e mi ci sono avvicinato una quindicina di
anni fa con i libri di Dan Brown, che mi ha dato l'input per approfondire
l'argomento e scoprire autori come Guenon o Steiner o Jodorowski e anche
Nietzsche che affronta il tema in senso più filosofico, traendo spunto anche
dalle culture orientali. Infatti la parte più bella dell'esoterismo è cercare
di comprendere meglio la cultura di certi popoli e da lì le nostre radici e la
natura umana stessa.
4 – Come è
nata la bellissima idea di inserire delle illustrazioni (davvero carine,
complimenti a Giuseppe Longo per averle realizzate) nel libro?
In realtà
se ho pubblicato questo romanzo è per colpa di Giuseppe. Infatti come progetto
da accompagnare alla tesi di laurea all'accadedemia delle belle arti ,voleva
presentare una graphic novel o un romanzo illustrato. Io avevo appena
cominciato a scrivere il romanzo (che all'epoca non avevo in mente di
pubblicare) e gli proposi di illustrarlo. La parte più divertente è stata la
realizzazione dei disegni, perché duranti i nostri incontri cercavamo di curare
tutti i particolari per renderli uniformi con il testo. Poi una volta concluso
il lavoro, fu lui a spingermi a pubblicare.
Devo dire
che Giuseppe, oltre ad essere un amico fraterno, è un grafico veramente in
gamba e lo ringrazio per aver arricchito il romanzo con il suo talento.
5 - Ci puoi
raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
C'è un
aneddoto che mi piace raccontare, che riguarda la nascita del romanzo. Durante
il mio viaggio a Praga, fui colpito da una brutta influenza e una notte, preso
dai fumi della febbre, nella penombra della stanza (ancora non riesco a capire
se era un sogno o un'allucinazione) vidi una figura oscura, affascinante e
dagli occhi diabolici. Era nato il mio demone.
6 – Ho trovato il tuo
libro molto avvincente, mi è davvero piaciuto e, secondo me, è un
po’ fantasy, horror, thriller con un pizzico di storia…è stata un scelta voluta
fin dall’inizio? Tu in che genere lo collocheresti?
Non è una
domanda semplice, perché io l'ho sempre inquadrato nel genere gotico, l'ho
sempre visto come una sorta di "penny dreadful", sai i romanzi brevi
che erano diffusi in epoca vittoriana e che parlavano di vampiri, streghe e
fantasmi? Io l'ho visto in quel modo. Poi la casa editrice lo ha definito
thriller e al momento lo definisco thriller gotico, anche se forse, per le
caratteristiche introspettive, dovrebbe essere chiamato noir gotico. Come vedi
è una questione intricata.
7 – Oltre
alla scrittura quali sono le altre tue passioni?
Si può dire
che le mie passioni sono sintetizzate nel libro, perché sono un appassionato di
storia, soprattutto di quella che viene chiamata microstoria, ossia gli usi e i
costumi di un popolo in una determinata epoca, e ancora di più cerco
continuamente fatti storici poco conosciuti ma intriganti. Altra mia passione è
l'arte, non sono un artista, anche se a volte scarabocchio qualche foglio, ma
sono un amante delle arti figurative, compreso il cinema. Infatti la pittura,
il fumetto e il cinema sono le mie maggiori fonti di ispirazione e non ti
nascondo che un giorno mi piacerebbe sceneggiare una graphic novel.
8 - Quali
sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
Sono un fan
sfegatato di Tolkien. Ho letto quasi tutti i suoi scritti e mi piace
rileggerli, per quanto non sono per me una fonte di ispirazione per la
scrittura e poi adoro Hugo Pratt, che è un fumettista, autore di Corto Maltese,
e posso garantire che ogni suo albo è un concentrato di curiosità storiche
molto stuzzicanti, di avventura e di stile.
9 -
Sperando in un altro tuo libro, ti chiedo se puoi anticiparci qualcosa circa i
tuoi progetti per il futuro?
Al momento
non sto scrivendo nulla, ma sto raccogliendo idee e spunti per delle nuove
storie. Sicuramente posso dire che ho in mente di continuare il filone gotico,
però questa volta parlerei di streghe e antiche divinità celtico-slave e sullo
sfondo i dissidi politici degli anni '20, a cavallo tra l'Italia e la Slovenia.
Inoltre mi
sto avvicinando al noir e ho in mente delle storie ispirate ai film di Claude
Chabrol e a Park-Chan-Wook (due registi che amo moltissimo).
In generale
posso dire che il thriller a sfondo storico è sicuramente il genere che al
momento mi interessa di più, ovviamente con tendenze fantasy e gotiche.
10 - Infine
una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
L'ultimo
che ho letto è stato "Io uccido", di Giorgio Faletti, un libro molto bello,
ma soprattutto artisticamente elevato. Invece l'ultimo che ho comprato è
Mandell dei libri, di Stefan Zweig, un autore che mi piace particolarmente e
che sta tornando in auge dopo il film Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.
Grazie di
aver risposto alle mie domande
A presto
Gabriele
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