Intervista alll'autore: Stefano Valente

Buongiorno a tutti voi,

è pronta  una nuova interessante ed emozionante intervista. Ringrazio Stefano Valente per le sue risposte e la grande umanità che trasmette. Vi invito a leggerle qui sotto e, come sempre, vi ricordo che, nella sezione “recensioni” del mio blog, trovate quella dedicata al suo libro “Storie fantastiche di gente comune”, non perdetevi le tre cose : recensione, intervista e specialmente il suo libro !!!


  
Stefano Valente è nato a Roma nel 1990. E' un aviere dell'Areonautica Militare. 

Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Organizzative e Gestionali presso l'Università degli Studi della Tuscia a Viterbo.

Storie fanstiche di Gente Comune è il suo libro d'esordio






  

1-  Come è nata la scelta della copertina?

La copertina, così come il titolo, è nata ancor prima che io iniziassi la stesura del libro. Già sapevo cosa avrei più o meno scritto: organizzazione e pianificazione vengono prima di ogni cosa, anche delle idee.
Tornando alla copertina, la mia idea è stata quella di trasformarmi in un lettore che si reca in libreria ad acquistare un libro, quindi la mia prima domanda è stata: se dovessi scegliere un libro da acquistare, cosa andrei a vedere prima di tutto? La risposta è la seguente: titolo, copertina e trama. Ed ecco fatto. Credo che la copertina, il titolo e la trama di Storie Fantastiche di Gente Comune parlino al lettore ancor prima di aprire il libro. Colgo l'occasione per ringraziare il grafico e mio amico Alessandro Cafiero.
  
2-  Se ce ne sono state, che difficoltà hai incontrato durante la stesura e la pubblicazione del libro?

Il mio ostacolo più grande durante la stesura è stato il tempo. Lavorando purtroppo è difficile trovare il tempo giusto per scrivere, perché di questo si tratta: non basta riservare un piccolo spazio temporale alla scrittura, ma si deve lasciare il tempo che serve alla scrittura. Per quanto riguarda la pubblicazione ancora trovo enormi difficoltà. Ringrazio vivamente Youcanprint per aver realizzato il cartaceo e per aver inserito il libro sui maggiori store online. Purtroppo, essendo un testo autopubblicato, devo pensare a tutto io (dalla promozione alla vendita anche nelle librerie) e le mie possibilità, così come il budget, sono davvero limitate. Ancora oggi invio di continuo il mio testo a svariate case editrici, mi iscrivo a innumerevoli concorsi con la speranza che un giorno qualcuno di serio e non approfittatore noti il mio libro e dia la possibilità a Paolo, Chiara e Matteo di essere conosciuti da più persone possibili.
  
3-  Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?

Fin da piccolo è nata questa passione. Ancora ricordo le mie prime poesie oppure gli articoli scritti sul giornalino scolastico quando avevo 12 anni. Solo due anni fa decisi che venne il momento di realizzare un grande progetto. Spero di esserci riuscito.


4-  Come sono nate le tre storie (la prima posso immaginare dalla tua esperienza): ci puoi raccontare qualcosa?

Le tre storie sono nate osservando il mondo che mi circonda. Sono tre personaggi della vita comune che si sono rivelati di essere degli eroi appunto comuni. Paolo è nato in un certo senso dalla mia esperienza lavorativa; in un certo senso perché questa storia non è accostabile alla mia vita a parte il giuramento. Chiara e Matteo sono nati dai miei gusti letterari: io adoro la fantascienza e il giallo. Comunque, queste tre storie possono essere sostituite da qualsiasi altra storia, perché ognuno di noi può diventare l'eroe comune della propria storia fantastica.
  
5-  Come avrai letto nella recensione, il personaggio di Chiara non mi è simpatico: è stata una tua decisione, appunto per provocare anche emozioni “negative” come ho scritto o è capitato solo a me?

Credo che tutti abbiano odiato il personaggio antipatico di Chiara, però sono sicuro che tutti abbiano amato la sua storia fantastica. Sì, è stata una mia decisione. E' voluto questo accanimento negativo verso la protagonista, la quale si rivelerà infine una piacevole sorpresa.
  
6-   Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Posso raccontarti un solo aneddoto: ho tenuto nascosto alla mia famiglia il libro fino a quando non ho portato a casa il cartaceo finito. Ancora adesso pochi dei miei conoscenti sanno del libro perché credo che non debba essere io a parlare del libro, bensì credo che il libro debba parlare da solo a tutti quanti.
  
7-   L’emozione è, a mio avviso, un’altra protagonista del libro, dato che se ne provano diverse durante la lettura: me ne dici due che hai provato durante la stesura del libro?

Sembra assurdo, ma ho provato sconforto e immensa tristezza nella prima storia e tanta paura nella terza.
  
8-  Oltre alla scrittura quali sono le altre tue passioni?

Ho la passione per lo sport e soprattutto per la musica. Nessuno può separarmi dalla mia chitarra elettrica.

9-   Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Non posso non citare il mio preferito: Dan Brown, a mio parere un vero maestro di quell'arte che ho definito "del niente è come sembra". Cito altri due autori che sicuramente hanno influenzato la mia scrittura: Paula Hawkins e Andy Weir. Di quest'ultimo cito il libro The Martian, sicuramente è stato importante per la stesura della storia di Chiara.

10-  Sperando in un altro tuo libro ti chiedo che progetti hai per il futuro?

Ho un gran bel progetto per il futuro, spero di poterlo attuare. Ho pensato ad una trilogia in un mix tra giallo e fantascienza.
  
11-  Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro comprato o letto?

Ho letto Il Segreto della Sorgente di Luca Rossi. Gli faccio i miei più sinceri complimenti per i suoi libri e per la sua carriera da scrittore sempre più in ascesa; per me Luca Rossi è un esempio da seguire.

 Grazie mille del tempo che mi hai dedicato e delle tue risposte!  

A presto !!!


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