Intervista all'autore: Fiorino Ludovico Smeraldi

Buongiorno a tutti,
pronti per una nuova emozionante intervista?
E' la volta di un altro interessante autore esordiente che con il suo libro "Note di vita" ci ha emozionato molto oltre a farci riflettere parecchio. La recensione la trovate qui nel blog e, se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di andare a leggerla e segnarvi il libro come prossimo acquisto.



Fiorino Ludovico Smeraldi è nato a Milano il 18 gennaio 1980. Si è laureato in Storia all’Università  “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano, con una tesi in Antropologia culturale dal titolo Il calcio come metafora della vita. Vive tra l’Italia e Salvador de Bahia, dedicandosi allo studio dell’arte, della letteratura e della filosofia.








1 – Come è nata la scelta della copertina e del titolo?

Scegliere il titolo del libro é stata la cosa che mi ha mandato piú in crisi. All´inizio avevo pensato di intitolarlo semplicemente "16 canzoni". Però poi ho pensato che chiamarlo "Note di vita", facendo un gioco di parole tra le note musicali e note intese come postille o annotazioni a margine della vita, rendesse meglio l´idea del contenuto del libro.
Sulla copertina sono stato aiutato molto dallo staff della casa editrice "Scatole Parlanti". Quando me l´hanno proposta non ho avuto dubbi: era esattamente la copertina che avevo in testa.
  
2 – Se ce ne sono state, che difficoltà hai incontrato durante la stesura e la pubblicazione del libro?

È stato il mio primo libro e durante la stesura avevo costantemente in testa il dubbio: "Ma quel che sto scrivendo, ha un senso?". Ho controllato mille volte i passaggi logici di tutti i ragionamenti, terrorizzato che il lettore non riuscisse a seguirli o a capirli. Ho provato ad essere contemporaneamente autore e lettore, perché quello che magari a me appariva chiaro, poteva non essere così lampante per altri. Avevo una confusione in testa che metà bastava...
  
3 - Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?

In realtá, se ci penso bene, forse sarebbe piú giusto dire che la mia non é tanto una passione per la scrittura, ma per la lettura. Per alcuni casi della vita mi sono ritrovato con molto tempo da poter dedicare ai libri. E, ovviamente, piú leggevo, piú pensavo. Ogni libro che si legge, é un confronto continuo con l´autore e i confronti portano idee. Ad un certo punto ho sentito la necessità di mettere ordine tra tutte queste idee e così poco alla volta é nato "Note di vita".

4 – Ogni capitolo del tuo libro tratta un argomento molto interessante: a quale sei più affezionato? Mentre qual è stato quello in cui hai fatto più fatica a scrivere?

Come chiedere a un genitore di scegliere tra i figli! Peró se proprio dovessi dirtene uno, direi il capitolo sulla fede che prende spunto dalla canzone "Alla fiera dell´est" di Branduardi, perché rileggendolo mi torna in mente la mia mamma che non c´è piú. Quello piú difficile da scrivere senz´altro il capitolo sulla bellezza: l´ho riscritto interamente almeno tre volte perché non mi convinceva mai!

5 – La scrittura insieme alla musica ed al calcio sono le tra le tue passioni: scriveresti il testo per una canzone di un cantante se te lo chiedesse e se sì per chi?

Una canzone é una poesia e i miei cantanti preferiti sono dei grandissimi poeti. Sarei troppo presuntoso a pensare di poter scrivere per loro!

6 - Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Quando ho finito di scrivere il libro, purtroppo mia mamma era giá in coma. Mi misi vicino al suo letto e le dissi: "Sai mamma che ho scritto un libro? Dimmi che ne pensi!" E poi cominciai a leggere a voce alta. Mi piace pensare che le sia piaciuto. Circa un anno dopo sono riuscito a pubblicarlo: conoscendo mia madre, se avesse potuto, avrebbe raccontato a tutti di avere per figlio il nuovo Dante Alighieri   

7 – Una frase del libro afferma: “Realizzare significa rendere reale..” : cosa hai provato una volta che hai avuto nelle mani la copia cartacea del tuo libro destinato alla vendita?

Ti giuro che non te lo so descrivere. Qualcosa di unico.
  
8 – Se dovessero proporti : la partecipazione al Premio Strega, giocare una partita con i tuoi calciatori preferiti o partecipare in prima fila ai concerti di due tuoi cantanti preferiti cosa sceglieresti?

In entrambi i primi due casi, partecipare allo Strega e giocare a calcio con il Chino Recoba, finirei umiliato. Facciamo che vado al concerto ad ascoltare della buona musica...

9 - Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Io ho una stima infinita per Giovannino Guareschi. Usando, come diceva lui, "si e no 200 parole" ha saputo creare una favola. Non era un letterato, ma parlando di cose piccole ha spiegato tutto il mondo. Adoro poi Rex Stout per come ha saputo caratterizzare il personaggio di Nero Wolfe. Mi piacciono un sacco i classici e ultimamente ho riletto il don Chisciotte, il Conte di Montecristo e i Promessi Sposi. Adesso sto riscoprendo D´Annunzio: ne "Il Fuoco" é spettacolare! Di libri piú contemporanei leggo tantissima saggistica.

10 - Sperando in un altro tuo libro, ti chiedo se puoi anticiparci qualcosa dei progetti per il futuro?

Se tutto va bene, questa estate dovrei riuscire a pubblicare un secondo libro. Sul futuro, é scontato, mi piacerebbe provare ad affermarmi come scrittore, ma a patto di avere cose intelligenti da dire, se no non avrebbe senso.

11 - Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

"Ho finalmente capito l´Italia" di Philippe Daverio, un genio!



Grazie mille del tempo che mi hai dedicato e delle tue risposte! 
 A presto !!!

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