Intervista alll'autore: Roberto Lodovici

Ciao lettrici e lettori,
questa volta a rispondere alle mie domande è Roberto Lodovici, autore del libro “La figlia che diede alla luce suo padre” di cui trovate la recensione nel blog (se non l'avete ancora letta andate a farlo).

Vi consiglio di leggere le sue interessanti risposte !!!


Roberto Lodovici è nato a Bergamo nel 1959. È appassionato di crescita personale e ricerca spirituale. Partner di Lody srl, società di consulenza, formazione, coaching, in precedenza ha già pubblicato nel 2012 Svegliamoci! Come Il potere finanziario sta cambiando la nostra vita e nel 2004 il saggio Dal business coaching al coaching etico per la Franco Angeli edizioni.







1 – Come è nata la scelta della copertina?
Ho cercato a lungo una fotografia che raffigurasse un padre e la figlia piccola con lo sguardo rivolto verso l'orizzonte alla ricerca della luce. L'editore me ne aveva proposte altre, ma ho scelto quella che avevo proposto in origine.

2 – Se ce ne sono state, che difficoltà hai incontrato durante la stesura e la pubblicazione del libro?
Non ho trovato particolari difficoltà. Aver già publicato due libri in precedenza mi ha facilitato il compito.

3 – Come è nata l'idea di scrivere una storia cosi spirituale e un titolo cosi particolare?
Come per ogni scrittore al suo primo romanzo, c'è molto del mio vissuto in questo libro. L'idea nasce due anni fa quando decisi che era giunto il tempo di "dare vita" a quanto avevo appuntato su di un piccolo diario molto anni prima, quando nacque mia figlia. La storia e quindi tratta da un fatto vero ed é in parte autobiografico. É chiaro che viene poi tutto romanzato quando la realtà si intreccia con la fantasia e la creatività letteraria. Il titolo é nato da sè.

4 – Tra i vari temi che affronti nel libro qual è quello a te più caro ?
Non c'è un tema specifico. Il romanzo sotto forma di saggio é un viaggio iniziatico alla ricerca di se stessi. La storia si estende in uno spazio temporale che va dai 7 mesi antecedenti la nascita della figlia ai 7 mesi conseguenti. Il legame é importantissimo fin dalla nascita terrena perché il suo spirito é già vivo in lei. Questo rapporto é importante perché avere un figlio cambia la vita. Noi genitori saremo le sue guide terrene. Però può anche accadere che, grazie alla sua venuta, il figlio ci induca a riflettere sul grande mistero della vita e ci guidi indirettamente verso una dimensione più intima e spirituale. Quando parlo di spiritualità non mi riferisco alla religione in senso stretto, ma al riprendere contatto con quel nostro mondo interiore che avevamo dimenticato, così presi dalla vita frenetica che conduciamo. Ed é questo che accade al nostro protagonista. Sarà la figlia ad accelerare il risveglio del padre e a guidarlo ed a illuminare il suo percorso.

5 –  Si parla anche di reincarnazione e della vita dopo la morte: come mai la decisione di affrontare temi cosi scottanti?
Sono sempre stato affascinato da queste tematiche.  Ho cercato quindi di sdoganare concetti legati alla reincarnazione storicamente orientali. Ogni essere umano ha delle credenze sulla vita oltre la morte, volevo esprimere un punto di vista relativamente diffuso in occidente per portare spunti di riflessione al lettore.

6 – Se posso chiederti: che rapporto hai con la religione dato che è anche una protagonista del libro?
A mio avviso la protagonista del libro é la spirituale, non la religione. É illuminante a tal proposito la prima frase del libro, sopratutto perché pronunciata da un grande teologo. "Il mondo si divide tra chi cerca e chi ha smesso di cercare e non tra chi crede e non cede"

7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Questo libro è nato sotto forma di diario circa 20 anni fa mentre mia moglie era in attesa della nostra prima figlia. All'epoca non avevo idea che lo avrei trasformato in un romanzo. Era solo un qualcosa che mi piaceva fare. Tornato a casa chiudevo gli occhi e immaginavo chiacchierate con la mia futura figlia.

8 – Immagino tu pratichi la meditazione o sbaglio? Puoi darci qualche dritta per chi desiderasse iniziarla?
Il consiglio é di iniziare a frequentare qualche centro di meditazione, apprendere le pratiche e poi fare da soli.

9 -  Nel tuo libro citi, tra i vari, Kafka e De Mello (che mi piacciono molto), quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi dirmene un paio?
Leggo di tutto dai fantasi ai classici. Da Harry Potter a Dostoevsky a Herman Hesse. Dal filosofo Krishnamurti a Bauman, l'inventore del concetto di società liquida. Mi piace leggere un po' di tutto, non ho delle vere preferenze.

10 - Sperando in un altro tuo libro ti chiedo che progetti hai per il futuro?
Ci sará un seguito visto il successo di questo libro, ma non voglio svelare nulla per ora.

11 - Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro comprato o letto?
La domanda impossibile di J. Krishnamurti.


Grazie mille del tempo che mi hai dedicato e delle tue risposte!

A presto !!!

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