Intervista all'autore : Fabrizio Massimilla
E' con grande piacere che vi presento il primo autore che ha accettato di rispondere alle domande per la prima intervista del mio blog:
Fabrizio Massimilla è nato a Catanzaro nel 1995. È iscritto
presso la facoltà di Giurisprudenza ed è conduttore radiofonico per UMG Web
Radio, la radio universitaria della sua città. Da sempre coltiva la passione
per il giornalismo e la scrittura. Una vita per tre è il suo primo romanzo.
(Nella mia sezione "recensione" trovate quella dedicata al suo libro, correte a leggerla)
1 – Che rapporto hai con l’amicizia e come la vivi?
L’amicizia è una valore molto
importante e per questo molto raro. E’ fondamentale nella vita di
ognuno di noi. Chi pensa: “non ho
bisogno di nessuno; posso farcela benissimo da solo; ecc”, è un
povero illuso. Soli, possiamo
vivere, ma non siamo in grado di andare da nessuna parte.
2 – “Una vita per tre” è autobiografico, c’è qualcosa di te
o nulla?
E’ la domanda che mi si rivolge più spesso. La risposta che
vi posso dare è che, secondo me, tutti
coloro che scrivono finiscono per imprimere, direttamente o
indirettamente, qualche sfumatura di
sé stessi sulle proprie parole.
3 – Come è nata la tua passione per la scrittura e hai
seguito dei corsi ?
E’ stata una scoperta spontanea. Ho iniziato a scrivere
pensieri sin da ragazzino. Gli unici corsi che
seguo sono quelli che mi permettono di studiare, attraverso
i miei occhi, le persone che incontro
quotidianamente. Ergo, non ho seguito alcun corso reale.
Sicuramente, si può insegnare a scrivere,
ma non si può insegnare ad essere. E questa differenza si
nota incredibilmente nella scrittura di un
qualsiasi autore .
4 - Hai un modello a cui ti ispiri, uno scrittore o una
scrittrice?
E’ una domanda davvero difficile questa. Diciamo che il mio
cuore si è fermato alla scrittura di Levi e Pirandello: sono loro che mi danno
maggiori emozioni. Tuttavia, non escludo “amori” futuri nel corso della mia
formazione.
5 – Il tuo libro classico e quello moderno preferito?
Escludendo greci e latini, citerei due opere che ritengo tra
le mie preferito: “Se questo è un uomo” e
“Sei personaggi in cerca d’autore”. Per quanto riguarda la
contemporaneità non ho dei libri che
preferisco rispetto ad altri. Sto avendo modo di apprezzarne
di diversi. Sicuramente mi ha lasciato
senza fiato “La biblioteca dei morti” di Glenn Cooper: primo
atto di una trilogia sconcertante.
6- Come progetti la tua storia e dove trovi l’ispirazione?
Le storie mi si formano, sporadicamente, in testa. Nella
maggior parte dei casi, ho già in mente un
titolo al quale si ricollega una idea vaga e generale. Da
quel momento in poi inizia il vero lavoro.
Lavoro che non richiede una vera e propria ispirazione
(esiste ed è utile), ma per scrivere ci vuole
una certa schematicità. Quindi divido i miei giorni in
periodi scrittura e periodi di lettura.
7 - Un libro che ti ha cambiato la vita o che tieni nel tuo
cuore?
E’ un libro edito da Fazi editore nel quale vengono raccolte
le poesie di Valentino Zeichen: poeta
nato a Fiume e morto a Roma un paio di anni fa. L’ho
conosciuto grazie alla trasmissione “I dieci
comandamenti” di Domenico Iannacone. La sua figura mi ha
incuriosito e leggendo le sue poesie mi sono accorto della semplicità della
vita attraverso un componimento poetico.
8 - Perché la gente dovrebbe leggere il tuo romanzo?
A questa domanda preferirei che rispondessero i lettori. Da
parte mia, vi posso dire che il romanzo
aiuta a capire come la pensa un ventenne su determinati
temi. Potrebbe essere un utile momento
di confronto con i miei coetanei, con gli “adulti” ed anche
con i più piccoli.
9 - Un autore che ti
somiglia o a cui vorresti assomigliare?
A questa domanda non posso proprio rispondere. Non sono
ancora considerabile un autore e non
ho la presunzione di somigliare a nessun altro. Forse, la
scelta migliore è essere sé stessi, con il
proprio stile, i propri argomenti ed i propri personaggi
senza voler emulare nessuno.
10 – Tornando al tuo libro come mai hai scelto questo tema
dell’amicizia?
Nelle mie intenzioni, l’amicizia non era il tema principale.
La sua centralità è stata un effetto
collaterale. Mentre, parte tutto dalla scomposizione
dell’io.
11 – Come nasce il titolo del libro? Prima durante o dopo la
stesura del romanzo e come lo scegli?
I titoli sempre prima di qualsiasi mia stesura. Non so
perché, ma mi diverte l’idea di individuare dei
titoli e costruirci intorno delle storie. E’ diventato quasi
un gioco.
12 - Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato
La difficoltà più grande che si possa incontrare nella
scrittura di un libro è la coerenza di ciò che si
scrive. Mi spiego meglio: il libro impegna l’autore per un
determinato periodo di tempo. E’ possibile
che in questo periodo cambi qualcosa nello scrittore: umore, idee,
tendenze, esposizione, ecc... questo costringe a svolgere il lavoro più noioso:
leggere e rileggere i capitoli per cercare di renderli più coerenti e lineari
possibili.
13 – Che rapporto hai con la lettura e cosa rappresenta per
te?
E’ stato un rapporto difficile e scoperto solo dopo la
scrittura di questo romanzo. Oggi, non riuscirei
ad immaginare un giorno della mia vita senza leggere almeno
un paio di pagine di qualsiasi tipo di
libro. La forte suggestione che provo oggi deriva dalla
commistione di più generi: affianco sempre
ad un libro di narrativa, uno di saggistica ed un di poesia.
14 – Oltre alla scrittura quali sono le altre tue passioni ?
Che hobby hai?
In questi anni ho avuto modo di coltivare diversi tipi di
attività. Ho praticato decine di sport, mi
appassionano la radio, la politica, il diritto, la
fotografia, i viaggi. E, dulcis in fundo, da buon
meridionale, la mia passione più grande è il cibo. (povero
me)
15 – Progetti per il futuro?
Progetti per il futuro? Scrivere, scrivere, scrivere. Spero
presto di pubblicare il mio secondo libro e di condividerlo con voi. Naturalmente, devo tener conto di altri
elementi nella mia vita: in primis,
l’Università. Vorrei approdare al mondo del giornalismo nel
futuro prossimo. Incrociamo le dita.
Grazie mille del tempo che mi hai dedicato e delle tue
risposte !!!
A presto !!!!!!!
Non la penso come l'autore sull'amicizia, direi per fortuna o sarei davvero disilluso, ma il libro comunque mi incuriosisce!
RispondiEliminaSalvo