Premio "Elsa Morante" per la Narrativa 2017

Il premio "Elsa Morante" per la sezione Narrativa è stato vinto quest'anno da Nicola Lecca col suo romanzo "I colori dopo il bianco" edizioni Mondadori 

Nicola Lecca è nato a Cagliari nel 1976, ma ha abitato in molti altri posti:  è stato a lungo a Reykjavík, Visby, Barcellona, Venezia, Londra, Vienna e Innsbruck-
All'eta' di ventisette anni ha ricevuto il premio Hemingway per la letteratura.
La sua raccolta di racconti Concerti senza Orchestra e' stata finalista del premio Strega nel 1999

Vi segnalo le sue opere, che sono presenti in quindici Paesi europei: 
1999 - La raccolta di racconti "Concerti senza Orchestra”
2000 - "Ritratto Notturno"
2003 - "Ho visto Tutto"
2006 – “Hotel Borg"
2007 - "Ghiacciofuoco"
2009 - "Il corpo odiato"
2013 - "La piramide del caffè"
2017 - "I colori dopo il bianco"


Trama "I colori dopo il bianco"
Silke ancora non lo sa, ma è stanca di Innsbruck: una città gelida e perfetta in cui il destino, ostaggio dell'abitudine, domato dalla disciplina e ammansito dalla ricchezza, se ne sta quasi sempre in letargo. Per vivere a pieno sceglie Marsiglia. Ha voglia di novità, di mare e di colori, e non importa se tutto questo comporterà mille sfide: Silke è finalmente pronta ad affrontarle. Ragazza, ma non ancora donna, rinuncerà al benessere della sua vita privilegiata per trasferirsi in un micro appartamento vicino al porto, lasciandosi alle spalle lo sfarzo della villa di famiglia e il soffocante controllo di genitori ossessionati dalle regole, ancorati alle tradizioni e devoti al culto della reputazione più che all'amore o alla verità. Fin dal primo istante, Marsiglia coinvolgerà Silke nel suo alveare di esistenze complicate, curandola dalla solitudine e accogliendola con una moltitudine che turba e spaventa, rallegra e commuove. Se a Innsbruck il tempo pareva sospeso in un'illusione asettica e le giornate si susseguivano con la grazia innaturale del nuoto sincronizzato, a Marsiglia tutto scorre, governato da un'imprevedibilità che mette a dura prova ma offre, in cambio, vivacità e calore umano. Come accade con Murielle: una vicina di casa chiacchierona che, armata di torte e di prelibatezze africane, aiuterà Silke ad abbandonare la sua riservatezza per unirsi al flusso della città e imparare il valore dell'accoglienza, l'importanza dell'ascolto e l'arte di non prendersi troppo sul serio. Nel fitto reticolato delle stradine marsigliesi, Silke si incontrerà col mondo e si renderà conto che ogni labirinto può trasformarsi in un gioco: un rompicapo da risolvere per dimostrare di essere all'altezza della vita. E quando incontrerà la vecchia gattara di rue de la Palud e il giovane Didier – ladro, atleta e mangiatore di fuoco –, si accorgerà che il destino, capace di togliere tanto, è spesso pronto a dare: proprio quando meno ce lo aspettiamo.

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