Fottuta campagna
“Fottuta campagna”
Di Arianna Porcelli
Safonov
Fazi Editore
Collana: Le meraviglie
Pur vivendo in una grande e comoda città, ho il sogno di
andare a vivere in campagna e quando sono venuto a conoscenza dell’uscita in
libreria di questo libro, mi sono precipitato a prenderlo.
Era proprio la storia giusta in cui immergermi in quel
momento. Incuriosito anche dal titolo un
po’ colorito, ma indubbiamente perfetto per ciò che viene descritto non ho
aspettato un attimo e in due giorni me lo sono gustato. Arianna racconta in
modo ironico e fresco, ma vero e schietto, la vita in campagna, senza
risparmiare i punti negativi, anzi li mette in risalto e ciò è da apprezzare e
da ringraziare. La sincerità in chi scrive, secondo me, è importante. Non
nasconde le varie difficoltà presenti e le minori comodità rispetto alla città,
ma ce le illustra in modo chiaro, simpatico e facendoci percepire com’è
realmente lì la vita. Non vi voglio anticipare nulla, lascio a voi la piacevole
lettura che scorre bene e non annoia mai. Ovviamente non spaventatevi, perché come
in tutte le cose, anche in campagna ci sono molti lati positivi e vengono ben
descritti. Ma ciò che ho appunto apprezzato, è che si dà maggior importanza a
quelli negativi. La scrittrice vuole infatti che chi decide di cambiare vita in
modo cosi netto, passando dalla città alla campagna, sia consapevole della
decisione che prende e mette in guardia
da un’idea molto diffusa e forse troppo idilliaca dell’immergersi nella natura
che è un altro genere di ambiente con i suoi pro e i suoi contro da affrontare giorno dopo giorno.
Ve lo consiglio !!! Viva la vita in campagna!!!
Ah un’ultima, ma importante annotazione …. Arianna vive
ancora lì…. quindi, come di si dice “a buon intenditor poche parole” !!!!
Trama
A 31 anni Arianna decide che l’aria di città è diventata irrespirabile. L’insofferenza verso i ritmi urbani, lo smog, gli snob fissati con i prodotti bio e l’inquinamento acustico, è salita alle stelle e l’unica soluzione accettabile, per lei, è quella di mollare tutto e partire. Nella zona dell’Oltrepò pavese trova un vecchio fienile e, col cuore colmo di entusiasmo, si lancia in una nuova vita, totalmente diversa da quella di prima. A bordo di un enorme fuoristrada, insieme ai suoi gatti e al cane, che con lei saranno i protagonisti di molte vicende del libro, parte per la grande avventura. Ma nel brusco passaggio dall’esistenza di cittadina sempre in viaggio per lavoro a quella di misantropa che va a letto con le galline, scoprirà che la vita tanto agognata nasconde in realtà aspetti non proprio esaltanti. Da qui il racconto esilarante di tutte le sfide che la condizione rustica pone: dalla descrizione dei vicini, in verità lontanissimi, al resoconto atterrito delle sagre di paese, dall’analisi del cibo spacciato per biologico nei supermercati alla scarsità di genere maschile appetibile nel raggio di chilometri, il libro è una spassosa panoramica sulla vita in campagna, distante anni luce dalle pastorellerie e dai quadretti bucolici della tradizione. Con grande ironia e situazioni paradossali, Fottuta campagna evidenzia le difficoltà pratiche del mondo green, l’isolamento cui necessariamente costringe la vita agreste, le strazianti conseguenze della lontananza fisica dal consesso civile. Un anti-inno alla semplicità della vita all’aria aperta che mette in guardia da un’idea molto diffusa e forse troppo idillica della campagna.
Trama
A 31 anni Arianna decide che l’aria di città è diventata irrespirabile. L’insofferenza verso i ritmi urbani, lo smog, gli snob fissati con i prodotti bio e l’inquinamento acustico, è salita alle stelle e l’unica soluzione accettabile, per lei, è quella di mollare tutto e partire. Nella zona dell’Oltrepò pavese trova un vecchio fienile e, col cuore colmo di entusiasmo, si lancia in una nuova vita, totalmente diversa da quella di prima. A bordo di un enorme fuoristrada, insieme ai suoi gatti e al cane, che con lei saranno i protagonisti di molte vicende del libro, parte per la grande avventura. Ma nel brusco passaggio dall’esistenza di cittadina sempre in viaggio per lavoro a quella di misantropa che va a letto con le galline, scoprirà che la vita tanto agognata nasconde in realtà aspetti non proprio esaltanti. Da qui il racconto esilarante di tutte le sfide che la condizione rustica pone: dalla descrizione dei vicini, in verità lontanissimi, al resoconto atterrito delle sagre di paese, dall’analisi del cibo spacciato per biologico nei supermercati alla scarsità di genere maschile appetibile nel raggio di chilometri, il libro è una spassosa panoramica sulla vita in campagna, distante anni luce dalle pastorellerie e dai quadretti bucolici della tradizione. Con grande ironia e situazioni paradossali, Fottuta campagna evidenzia le difficoltà pratiche del mondo green, l’isolamento cui necessariamente costringe la vita agreste, le strazianti conseguenze della lontananza fisica dal consesso civile. Un anti-inno alla semplicità della vita all’aria aperta che mette in guardia da un’idea molto diffusa e forse troppo idillica della campagna.
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