Recensione - “Sono cose da grandi”
“Sono cose da grandi”
Di Simona
Sparaco
Editore:
Einaudi
Pagine: 98
Prezzo:
euro 12,00
Data di
uscita: 24 gennaio 2017
“Sono cose
da grandi” di Simona Sparaco. A mio avviso è più un saggio che un normale
libro. Un saggio in cui il tema è la vita che viene raccontata, sotto tutti i
punti di vista, al proprio figlio che è accanto, per fornirgli i mezzi per
affrontarla al meglio, specialmente nei momenti di paura, di difficoltà ed in cui
perderà la strada, per dargli una mano a non spaventarsi, ma armarsi di
coraggio per riprendere la via giusta per la propria felicità. In alcuni passi,
nella sua ingenuità, si nota che comunque un bambino è spesso avanti nel modo
di vedere, perché ragiona col cuore pulito, con i sentimenti che noi adulti ,
abbiamo alle volte offuscati a causa delle varie sofferenze e delusioni a cui
la vita ci ha messo davanti e a cui la madre vorrebbe far evitare al proprio
figlio.
“Sono cose
da grande”, ma anche di tutti, sono cose che fanno parte della nostra vita, che
ci fanno crescere, maturare e che ci insegnano molto, ma che spesso pur nella
sofferenza è necessario provarle, non si devono saltare la tappe, ma la vita
deve essere vissuta gradino dopo gradino in modo che sia costruttiva per tutti
noi, per il nostro carattere e che ci dimostri, man mano che superiamo le varie
prove, che ce la possiamo fare e che siamo più forti dei problemi che ci
troviamo davanti.
Una lettura
profonda ed educativa, schietta e non sdolcinata.
Trama
Una sera,
davanti al telegiornale, per la prima volta Simona Sparaco vede la paura, nuda,
negli occhi di suo figlio. Il meccanismo di protezione usato fino a quel
momento con lui – “sono cose da grandi” – si rompe per sempre. La paura adesso
non è più quella che nasceva dall’ascolto delle fiabe, ma è scatenata dalla
realtà che lo circonda, che circonda tutti noi, e ci disorienta. Così Simona
decide di scrivergli una lettera per raccontare, con semplicità, ciò che sulla
paura ha imparato. Ma anche la dolcezza di una vita quotidiana a due, tra
barattoli pieni di insetti e scatole magiche dove infilare i propri desideri.
Il tema è quello, antichissimo, di come sia possibile spiegare a un figlio
l’esistenza del male sulla Terra.
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