Intervista all'autore: Elisabetta Somaglia
Buongiorno
lettrici e lettori,
Somaglia
Elisabetta, nata il 20 ottobre 1972
in Italia, a Ovada, una cittadina del Piemonte, dove
tuttora vive, con il marito Stefano, il figlio Luca, le figlie Anna e Gaia e i
cagnolini Asso e Mia. Architetto, ha svolto diversi lavori nel settore,
collaborando per quasi dieci anni con l’Università di Genova, ora lavora per la
sua Città. Appassionata di viaggi, lingue straniere e animali, sognatrice e ottimista.
Grazie di aver risposto alle mie domande
A presto
Gabrio
oggi vi
propongo l’intervista realizzata ad Elisabetta Somaglia, autrice del libro “Io
amo i colori”, la cui recensione la trovate qui nel blog nell’apposita sezione.
Desidero
scrivere questo libro da molti anni. La vita non sempre ti mette di fronte a
situazioni facili da affrontare, in particolare quando sei un bambino o un
ragazzino e non hai gli strumenti e i mezzi per capire e superare certe cose.
Avendocela fatta, anche grazie al mio ottimismo, desidero trasmettere alcuni
pensieri che, a mio parere, accomunano tutti e un input per superare
determinati momenti negativi.
2 – Come mai hai scelto l’idea dei colori per
comunicare?
I colori
rappresentano la mia vita. Essi sono gioia, felicità, positività. Saper
cogliere i colori della vita significa saper vedere e accettare tutte le
sfumature che essa ti offre. I colori sono belli e sono gratis. La natura ce li
offre ogni giorno, basta guardarsi intorno.
3 –
Affronti varie tematiche: qual è quella che ti è più cara e magari a cui
avresti voluto dedicare più spazio? E quale argomento è magari rimasto fuori,
ma che avresti voluto affrontare?
L'argomento
che mi è più caro è l'importanza di far vivere i bambini in un ambiente sereno.
Se accadesse per tutti il mondo cambierebbe completamente. E' anche però la più
difficile da applicare. Un adulto che soffre non sempre, ma spesso, cerca un
modo per vivere meglio. Quando gli adulti fanno soffrire i bambini invece,
spesso, non se ne rendono conto e, pertanto, non capiscono di avere un problema
e non ne cercano la soluzione.
E' rimasto
fuori un argomento che sto affrontando in un altro libro, che posso riassumere
così: l'inutilità dei rimpianti.
4 –Che
sensazioni hai provato mentre lo scrivevi?
Ho provato
sensazioni di liberazione, di libertà e di amore verso me stessa e verso gli
altri esseri viventi.
5 – Col tuo
libro riesci a trasmettere tanta voglia di vivere nonostante a volte dobbiamo
affrontare mille avversità e problemi: come fai ad essere cosi positiva ed
ottimista?
Ho sempre,
fin da piccola, lottato per vivere meglio, dal punto di vista della serenità
interiore. Credo che sia una caratteristica innata del carattere. Indubbiamente
ciò che vivi ti plasma, ti modifica, ma questo sentimento, come la mia
eccessiva sensibilità, credo sia nato insieme a me.
6 - Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul
tuo libro?
Sì, è un
aneddoto che fa ridere, ma che ingloba in sé anche paure e pregiudizi comuni.
Viaggio su
una nave e, avendo difficoltà di orientamento, in genere non giro da sola per i
corridoi, ma la cabina è in una posizione così semplice, rispetto al bar, che
decido di avventurarmi. All'andata tutto bene, ma appena uscita dalla cabina,
dopo il primo tratto di corridoio, cerco di salire da una scala sulla destra e
mi trovo davanti due uomini che mi bloccano. Due tra i miei peggiori incubi si
stanno materializzando: mi sono persa e mi vogliono aggredire!
No, mi
stanno solo bloccando perché quella scala non ha sbocco; quella giusta è a
scendere, non a salire.
Morale: io
ho sbagliato strada perché non mi oriento, ho avuto paura di quegli uomini in
quanto uomini, in quanto due, in quanto arabi e quindi, nell'immaginario
collettivo, ante donna. Loro invece mi hanno solo aiutata a ritrovare
serenamente il bar e a ritrovare me stessa, con le mie solite paure.
7 – Ti piacerebbe scrivere anche un altro genere
e se sì quale?
Ho appena
mandato in stampa un libro per bambini, "Il Draghetto Rosso di
Ovada", una favola inventata per mio figlio Luca oltre dieci anni fa. L'ho
illustrata coi personaggi, che vivevano da molto tempo nella mia mente, ed è
stato molto divertente.
8 – Oltre
alla scrittura quali sono le altre tue passioni?
Le mie
passioni di sempre sono i viaggi e i cani, un amore infinito per entrambi. La
mia vita però è piena di passioni - mi manca solo il tempo!- che alterno una
all'altra, non annoiandomi mai: il disegno in tutte le sue forme, i fiori, il
modificare la casa (riposizionare i mobili, cambiare i colori, fare lavoretti
di miglioria), il cucito e simili (maglia, ricamo). Ti confesso anche che amo
riordinare e pulire la casa, ma non ho la passione per la cucina. Amo mangiare
però...
9 - Quali sono i tuoi autori e libri preferiti:
puoi citarmene un paio?
La mia
autrice preferita in assoluto è Aghata Christie, ma ormai ho letto tutti i suoi
libri! Amo anche i più moderni John Grisham e Danielle Steel. Leggo inoltre
testi filosofici sul Buddhismo.
10 -
Sperando in un altro tuo libro. ti chiedo se puoi anticiparci qualcosa circa i
tuoi progetti per il futuro?
Ne ho in
cantiere quattro: uno è in fase di pubblicazione e uscirà a metà maggio,
"Il Draghetto Rosso di Ovada", una favola illustrata per bambini e
uno è la traduzione in inglese di "Io Amo i Colori", che ho tradotto
e ora è in fase di revisione da un'amica madrelingua. Uscirà in estate. Sto
scrivendone un terzo dello stesso genere, psicologico-motivazionale, di
"Io Amo i Colori". Il quarto è ancora solo nella mia mente e riguarda
il confronto tra le diverse mentalità legate a culture, tradizioni e religioni
diverse.
11 - Infine
una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Premesso
che ho sempre quattro o cinque libri sul comodino e li leggo un po' per volta,
così come scrivo diversi libri contemporaneamente, l'ultimo che ho iniziato e
che sto per finire si intitola "Sbandato ed eroe" di Piermauro
Ubaldi, Edizioni Youcanprint.
Gabrio
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